x

x

La confessione di Achille mette in luce una problematica sempre più diffusa tra i giovani della sua generazione: una dipendenza patologica dai social media. Con straordinaria onestà, descrive le sue giornate consumate nell'immobilità del letto, lo smartphone come unica finestra sul mondo, perso in un ciclo infinito di scrolling compulsivo. 

"Per me i social network sono stati come un gioco d'azzardo", rivela, paragonando questa dipendenza a una vera e propria patologia. Le sue giornate erano scandite dall'ossessiva osservazione dei profili altrui, in una spirale di emulazione e competizione digitale che lo ha progressivamente isolato dalla realtà.

Il sostegno incondizionato della famiglia

Nonostante i momenti di forte conflitto, che hanno incluso episodi pubblici di insulti verso la madre e persino un periodo di reclusione in un centro penale all'età di 15 anni, Martina Colombari e Billy Costacurta non hanno mai smesso di supportare il figlio. 

Billy Costacurta aveva pubblicamente espresso la sua preoccupazione, dichiarando che "mio figlio fa molta fatica a trovare una strada". Questa difficoltà si è manifestata in vari episodi di ribellione e comportamenti antisociali, ma il sostegno familiare è rimasto costante e incondizionato.

Il percorso verso la consapevolezza

Il processo di guarigione di Achille è stato graduale e complesso. Con l'aiuto professionale e il supporto costante della famiglia, ha iniziato a comprendere la natura della sua dipendenza e a sviluppare strategie per superarla. 

"C'è voluto del tempo, sono stato aiutato e ne sono uscito", racconta, sottolineando come oggi riesca finalmente a godere di ogni momento della sua vita reale, libero dalla schiavitù del mondo digitale.

La metamorfosi del rapporto familiare

alessandro costacurta
Alessandro Costacurta

La maturazione personale di Achille ha portato a una profonda trasformazione nel suo rapporto con i genitori. 

Se durante l'adolescenza li percepiva come nemici, una prospettiva che lui stesso descrive come tipica dell'età giovanile, oggi riconosce il valore inestimabile del loro amore e della loro presenza. 

"Ho deciso che non meritassero di soffrire per me", confessa, evidenziando come questa consapevolezza abbia segnato un punto di svolta nel suo percorso di crescita.

Un nuovo capitolo di vita

Oggi, Achille descrive il rapporto con i suoi genitori come un'amicizia, una trasformazione che simboleggia la sua crescita personale e la vittoria sulla dipendenza. 

La sua storia rappresenta un monito importante sui pericoli del mondo digitale, ma anche un messaggio di speranza sulla possibilità di superare le dipendenze grazie all'amore familiare e alla determinazione personale.