Verstappen si aggiudica il Gran Premio d’Italia, ma è polemica con la direzione gara
Max Verstappen si è aggiudicato il Gran Premio d’Italia di Formula 1 e lo ha fatto passando sotto la bandiera a scacchi in regime di Safety Car, sotto i fischi del pubblico che avrebbe voluto vedere un ultimo giro di gara, con l’olandese in lotta con la Ferrari di Leclerc, dopo una corsa avara di spettacolo e che non è riuscita nemmeno a proporre il duello tra Charles e Max (i due si sono superati nei cambi gomme).
Al semaforo verde è stato lesto Leclerc a partire davanti a tutti e a superare la prima variante in prima posizione, seguito da Russel. Verstappen ha rimontato velocemente, tanto da essere terzo già al secondo giro. Quando la direzione gara ha portato la corsa in regime di Virtual Safety Car, Leclerc è entrato ai box a cambiare le gomme, passando da soft a medium. Non ha fatto lo stesso Verstappen, che aveva superato Russel in precedenza e quindi, con il ferrarista ai box, è diventato leader della gara. Da lì non si sono vissute emozioni davanti, mentre dalle retrovie è risalito Carlos Sainz, che quasi ad ogni giro recuperava una posizione in classifica.
Quando Verstappen a metà gara ha cambiato le gomme, Leclerc è tornato leader, anche se il suo passo era più lento di quello dell’olandese. A venti giri dal termine, il monegasco è tornato ai box per mettere nuovamente le gomme soft, ma al rientro il suo passo non è stato così veloce da fargli recuperare i 20 secondi di svantaggio.
Il momento clou
Al quarantasettesimo giro il momento clou della gara: la McLaren di Ricciardo rimane bloccata a bordo pista e la direzione gara fa entrare la Safety Car. Leclerc e Verstappen rientrano entrambi ai box per cambiare le gomme e si ripresentano in pista appaiati, in attesa del restart della gara. Un restart che purtroppo non avverrà mai, in quanto la vettura di Ricciardo viene rimossa molto lentamente dalla pista e le procedure di ripartenza della corsa, che deve consentire alle monoposto doppiate di sdoppiarsi, sono troppo lunghe ed il pubblico è stato costretto a vedere la gara terminare sotto il regime di Safety Car.
Un grande peccato perché una lotta a due, tra Leclerc e Verstappen, avrebbe sicuramente appassionato il pubblico in pista e alla TV e avrebbe reso meno imbarazzante l’arrivo sotto la bandiera a scacchi.
Le parole di Verstappen
Verstappen è riuscito finalmente a salire sul podio di Monza, e lo ha fatto da vincitore, con il pubblico sotto di lui sul podio, lo abbia riempito di fischi. Queste le sue parole: “Ho fatto una buona partenza e ho trovato subito il ritmo, salendo al secondo posto in fretta. Con ogni mescola eravamo più veloci e abbiamo tenuto sempre un certo vantaggio. E' stata una grande gara per noi. Il degrado delle gomme è stato molto buono, la macchina da gara ottima. Sostanzialmente stavamo controllando il vantaggio fino alla fine. Poi è entrata la Safety Car ed abbiamo finito così la corsa, senza ripartire”.
La delusione di Leclerc
Un Leclerc affranto, ma comunque acclamato dai tifosi, non ha nascosto il proprio rammarico: "E' stato un po' frustante vedere la Safety Car nei giri finale del GP e poi non rientrare sul finale. Non posso essere del tutto soddisfatto perché ho ottenuto il secondo posto. Peccato, mi sarebbe piaciuto vincere davanti a questo pubblico, ma non è stato possibile. Il passo era forte ed eravamo piuttosto veloci. A tutti i tifosi dico grazie per il sostegno incredibile!".
La soddisfazione di George Russell
Infine George Russell, giunto terzo nonostante la grande rimonta di Sainz che, se non fosse entrata la Safety Car, avrebbe potuto perdere il terzo gradino del podio: “Continuiamo ad andare sul podio, sia nelle piste veloci che in quelle più lente. Dobbiamo essere soddisfatti degli ultimi risultati, abbiamo cercato di fare qualcosa di diverso rispetto alla strategia di Verstappen e Leclerc, loro però erano comunque troppo veloci per noi”.
Le accuse di Mattia Binotto
Chi ha mal digerito come è stato gestito il finale di gara, è stato Mattia Binotto, che ha criticato l’operato della FIA, rea di non essere riuscita a fare ripartire la corsa in sei giri: “Oggi c'è stata una vera dormita della Fia. Non sappiamo come sarebbe finita, ma è un peccato quel che è successo con la Safety Car. Bisognava cercare di far partire la gara al più presto, ma hanno aspettato troppo, e non c'era motivo. Sui regolamenti hanno cambiato molto ma la F1 ha bisogno di decisioni meno lente. Noi abbiamo fatto una bellissima qualifica, poi bene in gara anche se Max è andato fortissimo. Bravo Leclerc ma anche Sainz, che poteva salire sul podio".
La classifica finale del Gran Premio
Questa la classifica finale del Gran Premio:
- Max Verstappen, Red Bull
- Charles Leclerc, Ferrari +2.446
- George Russell, Mercedes +3.405
- Carlos Sainz, Ferrari +5.061
- Lewis Hamilton, Mercedes +5.380
- Sergio Perez, Red Bull +6.091
- Lando Norris, McLaren +6.207
- Pierre Gasly, AlphaTauri +6.396
- Nyck De Vries, Williams +7.122
- Guanyu Zhou, Alfa Romeo +7.910
- Esteban Ocon, Alpine +8.323
- Mick Schumacher, Haas +8.549
- Valtteri Bottas, Alfa Romeo 1 giro
- Yuki Tsunoda, AlphaTauri 1 giro
- Nicholas Latifi, Williams 1 giro
- Kevin Magnussen, Haas 2 giri