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foto Buzzi
foto Buzzi

Cosa ne sarà del Monza e dell’eredità in generale del Presidente Silvio Berlusconi dopo la sua scomparsa settimana scorsa? A chiederselo sono i tanti tifosi biancorossi, i fan del Cav e appassionati comuni della materia. Un argomento non semplice però, fatto di numeri, leggi e anche qualche segreto. Proviamo quindi ad analizzare sinteticamente la situazione.

Il futuro dell’impero - privato e pubblico- riconducibile a Silvio Berlusconi è al momento contenuto nel testamento custodito dal notaio Arrigo Roveda, dello studio milanese RLCD, la cui ultima modifica risalirebbe a circa due mesi fa, poco prima del penultimo ricovero presso l’Ospedale San Raffaele durato 45 giorni (5 aprile-19 maggio).
Proprio questo aggiornamento avrebbe previsto, secondo i beneinformati - staremo a vedere se lo saranno stati veramente - il lascito di villa San Martino ad Arcore ed una liquidità pari a 90 milioni di Euro a Marta Fascina, colei che ha trascorso accanto al Presidente ogni singolo momento degli ultimi difficili anni e che lui considerava sua moglie, nonostante un matrimonio ufficialmente registrato non ci sia mai stato.

C’è una data segnata in rosso sul calendario in cui sapremo certamente di più che è quella di giovedì 29 giugno, quel giorno è convocata l’Assemblea dei Soci Fininvest, la holding che controlla Mediaset, Mondadori, AC Monza, il 30% di Banca Mediolanum e altre aziende e di cui Berlusconi deteneva il 61,21% della proprietà.
All’ordine del giorno dell’Assemblea, il bilancio 2022 e il rinnovo del CdA, rimasto orfano anche dell’avvocato Niccolò Ghedini, scomparso il 17 agosto 2022.

I figli del primo matrimonio Marina e Piersilvio detengono ciascuno il 7,65% delle quote Fininvest. I figli del secondo matrimonio invece, Barbara, Luigi e Eleonora, possiedono insieme il 21,42% attraverso la holding H14, di cui ognuno ha il terzo del capitale. La parte restante appartiene ad azioni private.

Poiché la legge prevede che i due terzi del patrimonio del defunto che non ha coniuge spetta ai figli, ad essi andrebbe circa il 40% del 61 precedentemente citato. Resta da capire con quale cifra avverrà questa spartizione dato che una divisione equa per tutti e cinque porterebbe la H14 (degli ultimi tre figli) ad avere la maggioranza relativa del 45,91% a fronte del 31,63% dei primi due, che però sappiamo ricoprire già ruoli di vertice nelle aziende di famiglia, presidente di Mondadori, Marina e amministratore delegato di Mediaset-MFE, Piersilvio.

Resta infine da capire quale sarà il destino del restante 21% delle quote Fininvest. Due le ipotesi: potrebbero essere la pedina utile a non scompigliare le maggioranze aziendali, quindi attribuendolo a Marina e Piersilvio oppure, Silvio potrebbe aver deciso di omaggiare in maniera definitiva i suoi amici di sempre Fedele Confalonieri, Adriano Galliani e Gianni Letta, accorsi al nosocomio milanese nei primi giorni del ricovero di aprile.

Negli ultimi giorni si è rincorsa parecchio la voce di una presunta cessione del Monza già avvenuta all’imprenditore greco Evangelos Marinakis, ma al momento non si sono trovate conferme e nemmeno smentite.

Il portale Dagospia nella serata di sabato poi, ha lanciato una notizia flash senza aggiungere alcun testo o contenuto più preciso, per cui Piersilvio avrebbe annunciato ad Adriano Galliani di dover vendere il Monza.

Cosa ne sarà quindi del futuro del sodalizio biancorosso, che grazie alla proprietà Berlusconi ha raggiunto per la prima volta la Serie A in 110 anni, lo potremo sapere veramente solo da comunicazioni ufficiali che proverranno verosimilmente da due canali: l’AC Monza e Fininvest, dopo l’apertura del testamento e l’Assemblea dei Soci del 29 giugno. Simone Castelli