Enzo Paolo Turchi, quella rivelazione su Silvio Berlusconi: "Grazie a lui ho..."
Il ballerino e coreografo racconta al Corriere della Sera la sua infanzia difficile, il rapporto assente con il padre e l’ammirazione per Silvio Berlusconi.

Cresciuto nei Quartieri Spagnoli di Napoli, Enzo Paolo Turchi ha conosciuto fin da piccolo il peso di una vita difficile. A sei anni, consegnava mazzi di fiori per 50 lire, il suo primo lavoro. A otto anni, puliva bische clandestine, guadagnando 20 lire al giorno, e poco dopo lavorava come cameriere, vivendo delle mance che oscillavano tra 5 e 10 lire. La povertà era una costante, e l’assenza dei genitori ha segnato profondamente la sua infanzia. La madre, distrutta dalla perdita di due figlie investite da un carro armato, spariva per giorni, lasciando il piccolo Enzo ad aspettarla al buio sui gradini di casa. Nonostante le difficoltà, il sostegno di un vicino e di una prostituta, che usava i soldi dei soldati americani per fargli la spesa, gli ha permesso di sopravvivere in un contesto duro e precario.
Il padre, un estraneo nella sua vita
Il rapporto con il padre è stato praticamente inesistente per Turchi. Come ha raccontato al Corriere della Sera, lo ha visto solo tre volte in tutta la sua vita, l’ultima delle quali al suo funerale. Questa assenza ha lasciato un vuoto profondo, accentuato dalle difficoltà vissute nei Quartieri Spagnoli. Anche quando il successo lo ha portato lontano da Napoli, Turchi ha scelto di non tornare in quella casa d’infanzia, temendo che i ricordi e il dolore potessero travolgerlo. La paura di essere “risucchiato” da quel passato difficile lo ha spinto a costruire la sua vita altrove, con determinazione e forza d’animo.
L’ammirazione per Silvio Berlusconi

Parlando della sua carriera e dei legami con Mediaset, Turchi ha condiviso un ricordo speciale di Silvio Berlusconi, figura che ha sempre ammirato per la sua visione e generosità. “Ho provato tanta ammirazione per lui, prima, e adesso per il figlio: era una persona che vedeva le cose prima degli altri. Generosissimo, quando io e Carmen ci sposammo ci prestò l’aereo privato per far arrivare a Bari i miei ospiti”, ha dichiarato. Non solo: per le nozze con Carmen Russo, Berlusconi regalò alla coppia un biliardo antico di fine Ottocento, un gesto che testimonia il rapporto di stima e affetto tra il ballerino e l’ex presidente di Mediaset. Questo aneddoto sottolinea la gratitudine di Turchi per un uomo che ha saputo lasciare un segno, non solo nel mondo dello spettacolo, ma anche nella sua vita personale.
Una carriera costruita con fatica
Il percorso di Enzo Paolo Turchi è stato tutt’altro che facile. Dai lavoretti umili dell’infanzia al successo come ballerino e coreografo, ha affrontato pregiudizi e difficoltà. Da giovane, come ha raccontato, veniva spesso insultato con epiteti omofobi, un peso che non lo ha fermato nel costruire una carriera di prestigio. La sua storia è quella di un uomo che ha trasformato le avversità in motivazione, diventando un punto di riferimento nel panorama televisivo italiano. Oggi, il suo racconto è un esempio di resilienza, capace di ispirare chi conosce le sue origini e il suo lungo cammino.
Un racconto di vita e gratitudine
L’intervista di Enzo Paolo Turchi al Corriere della Sera offre uno spaccato intimo di un uomo che non ha mai dimenticato le sue radici, pur scegliendo di lasciarsele alle spalle. Dai sacrifici dell’infanzia al rapporto speciale con figure come Silvio Berlusconi, la sua storia è un mix di dolore, riscatto e riconoscenza. La generosità di Berlusconi, in particolare, emerge come un ricordo vivido, simbolo di un’epoca e di un legame che ha segnato la sua vita professionale e personale.