Suolo divorato, la Brianza campione di cementificazione: i numeri
Un territorio sempre più artificiale tra criticità e allarme ambientale.
Monza si colloca al sesto posto in Italia tra le città con oltre 100.000 abitanti per percentuale di suolo consumato, con il 49,60% del territorio già cementificato. Preceduta solo da Torino, Napoli, Milano, Pescara e Padova, la città brianzola conferma il trend di un'espansione urbana che non conosce soste.
Le parole di Ispra: un monito all'ambiente
Stefano Laporta, presidente di Ispra, sottolinea la criticità del fenomeno: le zone periurbane e urbane continuano a subire un significativo incremento delle superfici artificiali. L'espansione avviene a scapito delle aree agricole e naturali, con una densificazione del costruito che frammentata e incontrollata.
Prospettive future e pianificazione territoriale
La situazione non è del tutto immobile. Nel corso degli ultimi anni, diverse province lombarde hanno iniziato a predisporre piani sovracomunali per tentare di governare questo processo. Monza Brianza stessa ha reso efficace il proprio piano nel 2022, dimostrando una prima, timida consapevolezza della necessità di frenare il consumo indiscriminato di suolo.
Un allarme per il futuro
Il rapporto Ispra 2024 non è solo un documento statistico, ma un grido di allarme per il futuro del nostro territorio. Ogni ettaro di suolo perso rappresenta un pezzo di ambiente, di biodiversità, di possibilità di sviluppo sostenibile che viene sacrificato sull'altare di un'urbanizzazione cieca e frammentaria.