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Bastano tre parole a testa di Giovanni Stroppa e di Moreno Longo nella sala stampa del Moccagatta per fotografare al meglio la gara che si è appena conclusa. “Prova di forza” è il commento del tecnico del Monza, “Ci hanno impressionati” quello del mister dell’Alessandria. Una sintesi perfetta di come sono andate le cose in campo.

Archiviato un altalenante febbraio (il proverbio dice che marzo è pazzerello, ma il Monza pare aver voluto anticipare i tempi…), la squadra biancorossa ha innestato la marcia giusta nel mese in corso. Conquistare 10 punti in 4  gare è un gran bel bottino, frutto di 10 reti all’attivo e solo 2 subite (il gol capolavoro di Vàzquez e il rigore di Baldini). Con un Ciurria sempre più uomo del  momento: tra gol realizzati, assist e ripartenze vincenti, il nome del giocatore biancorosso compare in 7 delle 10 reti mese a segno dal Monza in questa serie positiva. Numeri che attestano l’ottimo momento della squadra di Stroppa, che, nonostante qualche passo falso, guida ampiamente la classifica del girone di ritorno con 22 punti in 11 gare. Una media che, se mantenuta negli 8 turni restanti, proietta la squadra brianzola verso quella quota 70 che in molti giudicano come traguardo minimo per poter ambire alla promozione diretta.

Resta comunque difficile effettuare confronti con i campionati precedenti. Due anni fa il Crotone fu promosso con 68 punti, ma con 7 lunghezze di vantaggio sulla terza. L’anno scorso la Salernitana arrivò a 69, con 5 punti in più del Monza terzo. Il torneo attuale è molto più equilibrato ai vertici, i pochi punti in classifica raccolti dalle squadre in coda hanno contribuito ad alzare la media di chi sta davanti. Difficile dunque fare previsioni. Quel che è confortante è un paragone proprio col Crotone di Stroppa in cui militavano alcuni giocatori che ora vestono la maglia biancorossa. Dopo 30 turni, il Crotone era a 51 punti in classifica, aveva segnato 48 gol e ne aveva 34 al passivo. E conquistò dunque 17 punti nelle ultime 8 gare. Il Monza oggi è a quota 54, con 50 reti all’attivo e 30 subite. Sta quindi facendo meglio nel raffronto. Non diciamo altro.

Vorrei concludere, anche per un po’ di sana scaramanzia, come aveva terminato il mio “punto” precedente. Continuiamo a vivere giornata dopo giornata, augurandoci che il bello debba ancora venire.

Paolo Corbetta

foto Studio Buzzi