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Per anni, Adriano Galliani ha avuto sul suo telefonino l’immagine del gol non convalidato a Muntari, nel famoso Milan-Juventus del 25 febbraio del 2012. Come ricorda TernanaNews, ora sono passati esattamente 10 anni. 10 anni e 10 giorni in meno, ma poco sposta. Di sicuro nessun milanista si è dimenticato di quell’episodio, certamente non se lo sono dimenticato i diretti interessati, che proprio domani sera, scherzo del destino, si incroceranno di nuovo. Eh si, perché se Adriano Galliani, oggi vicepresidente del Monza e allora vicepresidente del Milan, quella foto se l’è conservata a lungo lo “deve” a Paolo Tagliavento, oggi vicepresidente della Ternana, allora arbitro di quella gara.

Come andò quella volta è noto, a tutti. Di fatto quell’1-1 permise alla Juventus di rimanere incollato al Milan e di poter operare il sorpasso qualche mese più tardi. Fu il primo dei nove scudetti della Juve, il primo, quello di Conte. Di sicuro non fu determinante in senso assoluto quella partita, ma spedire la Juve a meno 7 avrebbe significato per Allegri (allora allenatore rossonero) e i suoi ragazzi avere un jolly in più da potersi giocare. 

Andò diversamente. Non c’era naturalmente il VAR: bisognava decidere in una frazione di secondo. E’ dentro o no? Tagliavento poteva soltanto avere una sensazione, doveva affidarsi, come succedeva ai suoi colleghi arbitri, dell’occhio e delle percezioni dei guardalinee. In quel caso a fare da assistente a Tagliavento c’era Romagnoli, che non vide il pallone entrato, nonostante fosse in buona posizione. Anzi in ottima. Ma - come venne raccontato allora, anche da Sky - venne coperto, in quella frazione di secondo, dal sedere di un giocatore. E così Buffon la fece franca, pur avendo respinto il pallone ben al di là della riga bianca.

Dopo 10 anni la prescrizione del “reato” è scaduta ma non se ne può non parlare. Galliani e Tagliavento ne hanno già parlato, in maniera informale. E dopo 10 anni si sono permessi anche il lusso di scherzarci su. Anche se ad entrambi, in fondo, l’errore brucia ancora. A Galliani per non aver potuto vincere quel campionato, a Tagliavento per aver “sporcato” una gara così importante con un errore poi apparso così evidente.

(Fonte TernanaNews)