Vittime Covid 19, c'è una denuncia!
Nella complessa gestione dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, Bergamo è stata uno dei simboli della tragedia che ha sconvolto l’Italia
Nella complessa gestione dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, Bergamo è stata uno dei simboli della tragedia che ha sconvolto l’Italia. La città, piegata dalla pandemia, è stata teatro di eventi che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva. Tuttavia, a cinque anni da quei drammatici giorni, nuovi sviluppi legali e testimonianze riaccendono il dibattito pubblico, portando in primo piano il ruolo delle istituzioni e la difesa della verità.
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Falsa testimonianza sulla gestione delle bare: l'accusa del Comune di Bergamo
Il Comune di Bergamo, tramite una denuncia formale presentata alla Procura del Tribunale di Roma, ha accusato Antonio Porto, segretario generale dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia, di aver rilasciato dichiarazioni false davanti alla Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla gestione del Covid-19. Porto avrebbe affermato che, durante l’emergenza sanitaria, i camion militari che trasportavano le bare da Bergamo nel marzo 2020 trasportavano un’unica bara per mezzo.
Questa testimonianza, smentita dalle evidenze documentali, ha spinto il Comune a intervenire per difendere la memoria delle vittime. Il 18 marzo 2020, in piena crisi pandemica, 8 camion militari trasportarono complessivamente 73 defunti in diverse città italiane. La storica immagine di quei mezzi in fila lungo le strade bergamasche è diventata il simbolo di una tragedia umana senza precedenti.
L’impegno per la memoria delle vittime: il ruolo dell’associazione #Sereniesempreuniti
A supportare l’azione del Comune di Bergamo si è schierata l’Associazione #Sereniesempreuniti, che da anni si batte per mantenere viva la memoria delle vittime del Covid-19. Il Direttivo dell’associazione ha espresso soddisfazione per la denuncia, definendola un atto fondamentale per preservare la verità e onorare chi ha perso la vita durante la pandemia.
"Da ormai 5 anni siamo gli unici a portare avanti la memoria di quanto accaduto in bergamasca e in tutta Italia", ha dichiarato il Direttivo, sottolineando l’importanza di contrastare le dichiarazioni tendenziose che rischiano di offuscare il ricordo dei tragici eventi del 2020. Anche Consuelo Locati, legale dei familiari delle vittime, ha accolto con favore l’azione del Comune, ribadendo l’urgenza di ottenere giustizia per chi, ancora oggi, attende risposte.
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