Monza, normale controllo si trasforma in inseguimento (con schianto): ecco cosa è successo
Una FIAT Bravo scappa all'alt, inseguita finisce contro un palo della luce: nell'auto trovati vestiti e oggetti di valore
La dinamica dei fatti
Alle ore 21.45 circa di giovedì 31 ottobre, in via G. Borgazzi, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio di Monza, gli operatori della Polizia di Stato decidevano di sottoporre a controllo di polizia un’autovettura FIAT Bravo con a bordo due soggetti sospetti. Una volta accesi i dispositivi luminosi e fatta accostare l’autovettura, gli operatori della Polizia di Stato si sono avvicinati al veicolo per sottoporre a controllo gli occupanti. D’improvviso il conducente della FIAT ha ripreso la marcia eludendo l’ALT dei poliziotti, allontanandosi a folle velocità su via Borgazzi in direzione di corso Milano.
Allertata la Centrale Operativa della Questura di Monza e richiesto ausilio alle altre pattuglie sul territorio, l’equipaggio della Polizia di Stato si è posto all’inseguimento dei fuggitivi.
L'inseguimento per le vie di Monza e Sesto San Giovanni
L’autovettura percorreva, a folle velocità e in maniera pericolosa per l’incolumità pubblica, l’intero Corso Milano, svoltando a destra in via Turati, poi via Mentana, via Buonarroti e viale Enrico Fermi, entrando infine nel Comune di Sesto San Giovanni. Continuando sul cavalcavia Vulcano, i fuggitivi impegnavano la rotatoria di via Valtellina in contromano. Affiancata dall’autovettura della Polizia di Stato, il conducente della Bravo speronava la Volante causandone un primo danneggiamento.
Ripreso l’inseguimento, il conducente del veicolo rallentava improvvisamente per farsi affiancare nuovamente dalla Volante, per poi volontariamente speronarla per la seconda volta causandone lo scoppio dello pneumatico.
Continuato l’inseguimento da parte di una seconda Volante poco prima sopraggiunta, un improvviso cambio di marcia della Fiat Bravo causava un urto contro la macchina della Polizia di Stato, provocando l’impatto di quest’ultima contro il marciapiede e l’impatto della Bravo contro un palo della luce, terminando definitivamente la corsa.
Iniziata la fuga a piedi, il conducente e il correo venivano definitivamente bloccati dagli equipaggi della Polizia di Stato.
Cosa hanno scoperto gli agenti dopo la perquisizione
A seguito della perquisizione personale e veicolare, all’interno dell’autovettura gli agenti della Polizia di Stato hanno trovato numerosi capi di abbigliamento ed oggetti di valore con ancora attaccati i dispositivi antitaccheggio, nonché alcune attrezzature per eludere gli strumenti di allarme dei negozi, tra cui una borsa schermata.
I due fuggitivi, due cittadini colombiani di 34 e 25 anni irregolari sul territorio nazionali, sono stati tratti in arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, avendo eluso con modalità pericolose il controllo di polizia ed esponendo l’incolumità pubblica e dei pubblici ufficiali ad un serio pericolo.
Il cittadino colombiano di 25 anni è stato altresì trovato in possesso di un passaporto falso e per tale ragione è stato tratto in arresto anche per il reato di possesso e alterazioni di documenti di identità validi per l’espatrio.
Gli arrestati sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Monza per la celebrazione dell’udienza con il rito per direttissima, svoltasi in data 2 novembre 2024, ed a seguito della quale l’arresto è stato convalidato ed è stata disposta per entrambi la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Monza e Brianza e nella provincia di Milano.
Il Questore della Provincia di Monza e Brianza tramite l’Ufficio immigrazione, considerata l’irregolare presenza degli stessi sul territorio, ha disposto il loro collocamento presso il CPR di Milano – Corelli per il trattenimento per il tempo strettamente necessario all’organizzazione del rimpatrio nel paese di origine ed il definitivo allontanamento dal territorio nazionale.