Un tifoso del Monza risponde a Peduzzi: 'Mai vergognarsi di tifare Monza'
Un tifoso dei brianzoli ha risposto al direttore Peduzzi dopo il video di ieri

C’è un legame che va oltre le distanze, oltre le sconfitte e oltre le differenze di opinione. Un legame che si tramanda da padre in figlio, che si rafforza nelle avversità e che non si spezza nemmeno di fronte alle delusioni più amare. È questo il filo conduttore della passione biancorossa, una passione che non conosce confini geografici e che, anche nei momenti più difficili, continua a battere nel cuore di chi ama il Monza.
Ogni tifoso ha una storia da raccontare, fatta di sacrifici, emozioni e speranze. Storie che meritano ascolto e rispetto, soprattutto quando sono intrise di amore puro per una maglia centenaria. La redazione di MonzaNews riceve ogni giorno lettere, messaggi e commenti: tra queste, una in particolare ci ha colpiti per il tono sincero e l’intensità del sentimento.
Crisi Monza, la lettera di Pierpaolo: ‘Ma io non mi vergogno’
Caro direttore, buongiorno.
Le scrivo di domenica mattina presto, sono da poco passate le 6, fuori sta faticosamente albeggiando, e si sente il rumore di una pioggia consistente che il meteo aveva previsto.
Dimenticavo di dirle che siamo in Liguria, provincia di Savona.
Mi sono svegliato, e il primo pensiero è stato "abbiamo perso anche ieri...", quindi è tutto vero, purtroppo anche questa volta non è il classico brutto sogno dal quale speri di tornare alla realtà.
Abito lontano da Monza, e sono nato qui, ma figlio di un monzese che mi ha sempre trasmesso l'Amore per questa squadra, portandomi allo stadio quando era possibile: per noi "Monza" o "qualsiasi altra città " era ed è ancora adesso "sempre trasferta".
Dal 2020 lui non c'è più, ma non sono rimasto solo, ora c'è mio figlio Francesco. Si è innamorato anche lui, senza essere forzato, il classico "di padre in figlio", vedi tuo padre che soffre per quei colori e, siccome ami tuo padre, quell'amore non ti dà scampo, "Amor ch'a nullo amato amar perdona...".
Tutto questo per dirle che non mi trovo d'accordo con il suo ultimo editoriale, che ho letto sulla pagina di Monza News, non avendo social network.
Non esiste persona, tanto meno un giocatore (che oggi c'è e domani chissà...) che possa indurci a farci vergognare di essere tifosi del nostro Monza. Tuttalpiù dovrebbero essere loro a vergognarsi per il fatto di non essere in grado di onorare una maglia che ha più di un secolo di storia, e per essere stati capaci di deludere una tifoseria che di momenti difficili ne ha visti tanti, ma mai imbarazzanti come questo.
Giocatori e società... mettiamoci a contare quanti sono, e a ognuno la propria fetta di responsabilità e di vergogna.
Noi no, direttore... noi non ci vergogneremo mai... mio figlio, che fa la seconda media, va a scuola con la maglia del Monza, e spera che suo papà lo porti ancora una volta quest'anno in Curva Pieri, visto che abbiamo l'abbonamento nonostante i 250km di distanza.
Adesso la devo salutare, devo prepararmi per andare a lavorare, ho un'ora di strada da fare, e come tutti i giorni guiderò la mia macchina sulle strade della Riviera di ponente, fiero della mia sciarpa in bella vista sul lunotto posteriore.
Pier Paolo