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Cosa è emerso finora dalle indagini

I militari hanno ritrovato il coltello da cucina usato per l’aggressione nelle immediate vicinanze dell'automobile della vittima e hanno quindi diramato subito l’ordine di ricerca di una Opel con al volante Said Cherrah.

Intanto il 25enne, di origini marocchine, si era consultato con il proprio avvocato che gli ha consigliato di consegnarsi ai militari, che lo hanno poi arrestato per tentato omicidio. 

In attesa che le indagini chiariscano tutta la vicenda, è emerso che la ragazza, un'operaia di 24 anni, aveva acconsentito a incontrarlo nuovamente e lui arrivato sul posto malgrado gli arresti domiciliari senza applicazione del braccialetto elettronico, ma con il divieto di avvicinamento. 

Cherrah poteva beneficiare di un permesso per sottoporsi a una visita medica e si è quindi spostato da Broni (Pavia), il suo Comune di residenza, fino a Giussano, percorrendo circa 80 chilometri. 

Le parole dell'avvocato Grittini

Sono ancora da ricostruire i momenti dell’incontro tra i due. L’avvocato Grittini ha riferito la telefonata con il suo assistito: ‘Mi ha detto che il coltello lo aveva lei e che anche lui era ferito’. Affermazioni per le quali per ora gli investigatori non hanno trovato alcun riscontro. 

Cherrah è poi tornato verso casa e ha chiamato il suo avvocato: ‘Mi ha parlato in modo confuso, mi ha chiesto cosa fare, l’ho rimproverato e gli ho consigliato di andare in caserma'.