Monza, ecco chi si occupa della salute dei tennisti dell'ATP Challenger
Un team di 17 specialisti per l’Atp Challenger Atkinsons Open

Lo Zucchi Sport Center ha messo in campo un’équipe di professionisti per supportare i tennisti durante l’Atp Challenger. Il dottor Maurizio Lovato, ortopedico, ha spiegato che lo staff include diverse figure specializzate nel mondo dello sport: oltre a ortopedici, ci sono un cardiologo, un fisiatra e un medico con esperienza nel seguire squadre di calcio di serie A.
Per l’occasione, è stato allestito un ambulatorio dedicato all’interno del tennis club, dotato di lettini, tappetini, palloni e therabend, dove gli atleti possono ricevere trattamenti immediati. Per eventuali accertamenti più approfonditi, il centro di via Appiani è pronto a intervenire. Roberto Volpi, coordinatore dei fisioterapisti, ha descritto l’organizzazione del lavoro: ogni mattina si inizia con il riscaldamento terapico, che include taping, lavoro articolare e massaggi pre-gara, mentre dopo le partite si effettuano trattamenti per scaricare la fatica, aiutando gli atleti a mantenere il corpo in condizioni ottimali.
Le sfide fisiche dei tennisti
Gli atleti che partecipano all’Atp Challenger affrontano una stagione intensa, con pochi giorni di riposo tra un torneo e l’altro, e spesso arrivano con lesioni pregresse da sovraccarico, soprattutto a spalle e caviglie. Roberto Volpi ha sottolineato che più alto è il livello degli atleti, più severi diventano i problemi fisici, richiedendo interventi mirati e competenze elevate. Nonostante molti tennisti incontrino i fisioterapisti dello Zucchi Sport Center per la prima volta, la manualità e la professionalità del team riescono a creare un rapporto di fiducia immediato.
Gli atleti, consapevoli del proprio corpo, sanno indicare con precisione i loro problemi, e alcuni portano con sé il proprio fisioterapista di fiducia, che collabora con l’équipe locale. La lingua inglese funge da ponte per la comunicazione, ma è il linguaggio universale delle mani a stabilire una connessione profonda, superando ogni barriera linguistica. Volpi ha raccontato che la gestualità tipicamente italiana si rivela un aiuto prezioso, con gesti che indicano interventi tecnici come step o leg extension, ormai riconosciuti a livello internazionale grazie all’universalità dell’anatomia.
Un impegno quotidiano per il benessere degli atleti

L’ambulatorio al tennis club è un punto di riferimento costante durante l’Atp Challenger, con una media di due atleti trattati ogni mezz’ora. Dalle 9:00 alle 20:00, gli appuntamenti sono sempre al completo, a testimonianza dell’intensa attività del team. Questa organizzazione impeccabile è sostenuta da una passione autentica per lo sport, che accomuna tutti gli operatori sanitari coinvolti.
Il professor Claudio Manzini, primario ortopedico degli Istituti Clinici Zucchi e veterano dell’Atp Challenger con sette edizioni all’attivo, ha ricordato il percorso di crescita dell’evento. Ex tennista e centista, Manzini ha raccontato che in passato l’assistenza medica era gestita in modo più familiare, spesso organizzata direttamente da lui. Negli anni, però, il servizio si è strutturato sempre meglio, e quest’anno ogni dettaglio è stato curato dalla direzione sanitaria secondo un protocollo rigoroso, che garantisce un impegno quotidiano per il benessere degli atleti.