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Lo Zucchi Sport Center ha messo in campo un’équipe di professionisti per supportare i tennisti durante l’Atp Challenger. Il dottor Maurizio Lovato, ortopedico, ha spiegato che lo staff include diverse figure specializzate nel mondo dello sport: oltre a ortopedici, ci sono un cardiologo, un fisiatra e un medico con esperienza nel seguire squadre di calcio di serie A. 

Per l’occasione, è stato allestito un ambulatorio dedicato all’interno del tennis club, dotato di lettini, tappetini, palloni e therabend, dove gli atleti possono ricevere trattamenti immediati. Per eventuali accertamenti più approfonditi, il centro di via Appiani è pronto a intervenire. Roberto Volpi, coordinatore dei fisioterapisti, ha descritto l’organizzazione del lavoro: ogni mattina si inizia con il riscaldamento terapico, che include taping, lavoro articolare e massaggi pre-gara, mentre dopo le partite si effettuano trattamenti per scaricare la fatica, aiutando gli atleti a mantenere il corpo in condizioni ottimali.

Le sfide fisiche dei tennisti

Gli atleti che partecipano all’Atp Challenger affrontano una stagione intensa, con pochi giorni di riposo tra un torneo e l’altro, e spesso arrivano con lesioni pregresse da sovraccarico, soprattutto a spalle e caviglie. Roberto Volpi ha sottolineato che più alto è il livello degli atleti, più severi diventano i problemi fisici, richiedendo interventi mirati e competenze elevate. Nonostante molti tennisti incontrino i fisioterapisti dello Zucchi Sport Center per la prima volta, la manualità e la professionalità del team riescono a creare un rapporto di fiducia immediato. 

Gli atleti, consapevoli del proprio corpo, sanno indicare con precisione i loro problemi, e alcuni portano con sé il proprio fisioterapista di fiducia, che collabora con l’équipe locale. La lingua inglese funge da ponte per la comunicazione, ma è il linguaggio universale delle mani a stabilire una connessione profonda, superando ogni barriera linguistica. Volpi ha raccontato che la gestualità tipicamente italiana si rivela un aiuto prezioso, con gesti che indicano interventi tecnici come step o leg extension, ormai riconosciuti a livello internazionale grazie all’universalità dell’anatomia.

Un impegno quotidiano per il benessere degli atleti

ospedale

L’ambulatorio al tennis club è un punto di riferimento costante durante l’Atp Challenger, con una media di due atleti trattati ogni mezz’ora. Dalle 9:00 alle 20:00, gli appuntamenti sono sempre al completo, a testimonianza dell’intensa attività del team. Questa organizzazione impeccabile è sostenuta da una passione autentica per lo sport, che accomuna tutti gli operatori sanitari coinvolti. 

Il professor Claudio Manzini, primario ortopedico degli Istituti Clinici Zucchi e veterano dell’Atp Challenger con sette edizioni all’attivo, ha ricordato il percorso di crescita dell’evento. Ex tennista e centista, Manzini ha raccontato che in passato l’assistenza medica era gestita in modo più familiare, spesso organizzata direttamente da lui. Negli anni, però, il servizio si è strutturato sempre meglio, e quest’anno ogni dettaglio è stato curato dalla direzione sanitaria secondo un protocollo rigoroso, che garantisce un impegno quotidiano per il benessere degli atleti.