Un dirigente tesse le lodi di Galliani: 'Ha avuto pochi eredi..'
In un'intervista al Corriere della Sera ha menzionato anche il manager monzese
Colpani sulle differenze tra il calcio giovanile di oggi e quello suo di dieci anni fa..
Voglio raccontarvi che a Bergamo con Mino Favini si guardava l'uomo che il ragazzino poteva diventare, prima di tutto il resto. E' una cosa fondamentale, l'educazione tra club e famiglia. Noi portavamo la pagella, se non andavi bene a scuola non giocavi. Poi veniva il calciatore, la tecnica di base. Oggi, a dieci anni di distanza, si lavora sulla tattica, sulla costruzione, sulla riaggressione a palla persa. Vedere i nuovi metodi di allenamento dei ragazzi delle giovanili già quando ero al Monza mi faceva effetto, perché mi ricordo che facevo due ore di tecnica e partita. A parte questo, vedo che qua a Firenze si lavora bene e soprattutto ci sono i mezzi per crescere. La strada è quella giusta secondo me.
Colpani sulla figura di Galliani
Per il Dottor Galliani avrei un sacco di aggettivi, oltre a una gratitudine immensa. Se devo scegliere un ricordo, vado sulla prima volta che l'ho visto in videochiamata: ero col mio agente, Tullio Tinti, che mi dice che c'è qualcuno che vuole parlarmi; gira il telefono ed ecco Galliani. "Ciao Andrea, sei un nuovo giocatore del Monza". Io ci rimasi: "Ah...", ci ho messo un po' a continuare con "Wow, sono contento, quando ci vediamo?" e via di seguito.
Colpani sul suo ruolo ideale..
Beh, è difficile anche per me. Avendo fatto un po' tutto, specie sulla destra, ho avuto modo di apprezzare diversi aspetti. Da mezzala puoi stare dentro al campo e allargarti improvvisamente, da trequartista sei vicino alla porta, da esterno c'è modo di puntare l'avversario e creare combinazioni con il terzino. Risentiamoci fra qualche tempo che magari mi faccio un'idea più chiara...
Colpani sui numeri realizzativi calati nell'anno solare 2024
L'anno scorso sono partito forte, i numeri erano importantissimi. Io l'ho valutato come un processo naturale, anche a livello fisico visto che ho spinto tanto all'inizio. Tenere un ritmo alto tutto l'anno porta fisiologicamente ad un calo ad un certo punto dell'anno. Lo step successivo è lavorare per rendere questo calo meno frequente o magari meno impattante. Io sono arrivato un po' dopo e a Monza ho avuto un problemino, ho finito la preparazione un po' dopo rispetto ai miei compagni. Si può dire che sto entrando in forma in partita e non in allenamento.
Colpani ritorna sulla sua precedente affermazione ‘Vedo prima le cose’
Detta così sembra che sia un mago… Ma sì. Intendo che quando sta arrivando la palla mi immagino già quello che può succedere e visualizzo ciò che voglio fare. Di certo non mi appare il Signore che guida le mie giocate, ecco, questa premessa va fatta.
La video intervista originale di Colpani dal canale YouTube Calciomercato.com: (clicca qui)
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