Con Monza-Roma indietro di tanti anni col racconto del "Saio" e l'inaugurazione del nuovo stadio
Furono di Casiraghi e Mancuso alla Roma i primi gol nello stadio che ospita da oltre 35 anni le partite del Monza
Sabato (ore 18) con Monza-Roma andranno in scena novanta minuti che sanno di storia. Domenica 28 agosto 1988, alle 17,30, si giocò la terza giornata del girone 5 di Coppa Italia tra le due formazioni, l’incontro fra una grande del calcio italiano e il “Borussia di Brianza”, neopromosso in Serie B, ma soprattutto il match inaugurale dello stadio Brianteo (oggi denominato U-Power Stadium) che con qualche anno di ritardo accolse i biancorossi, con buona pace del vecchio e caro stadio Sada. Ecco il racconto di un “miracolo” firmato da una squadra giovane, con tanti nomi che avrebbero fatto strada nel calcio che conta.
I corsi e ricorsi storici non mancano mai…
Quel calendario volle che la prima partita casalinga, quella con cui la dirigenza del presidente Valentino Giambelli inaugurò il nuovo stadio, fosse proprio contro i giallorossi, con i quali l'ultimo precedente risaliva al 1949, quando in campo c'era in maglia biancorossa proprio Giambelli, allora 21enne.
Scese in campo una squadra biancorossa con tanta classe, un’età a media età bassa e tanto entusiasmo. “Eravamo ancora carichi dalla promozione e dalla vittoria in Coppa Italia di C - racconta Fulvio Saini che del Monza era il capitano - l'anno prima eravamo partiti senza pretese e facemmo un'annata straordinaria”. Un gruppo di “giovanotti” come li chiama Saini, i cui nove undicesimi assaggeranno poi la Serie A. Oltre al veterano portiere Giulio Nuciari, proveniente dal Milan, i difensori Massimo Brioschi, Roberto Fontanini, Carmelo Mancuso e Cristano Giaretta, i centrocampisti Gianmario Consonni e Giovanni Stroppa, quest'ultimo in prestito dal Milan (“uno con quella tecnica non l'ho mai più visto” confessa Saini) e un reparto offensivo da urlo con il centravanti Pierluigi Casiraghi, 19 anni, potentissimo e coraggioso, ma già al terzo anno di prima squadra. E poi ancora con Maurizio Ganz, arrivato dalla Primavera della Sampdoria e Anselmo Robbiati, prodotto del vivaio biancorosso, Luca Gaudenzi dal Pescara e Francesco Zanoncelli anch’egli di scuola rossonera. Contro formazione allenata dal monzese Frosio una Roma da primi posti. Attacco con Voeller, Rizzitelli con il Principe Giannini, centrocampo con Bruno Conti e in porta un giovanissimo Angelo Peruzzi, con in difesa Fulvio Collovati e Lionello Manfredonia, oltre a Renato Portaluppi, ala brasiliana arrivata dal Flamengo con l'apertura della Serie A al terzo straniero. Una corazzata guidata dal Barone Nils Liedholm che mosse i primi passi da allenatore proprio sulla panchina del Sada.
Nulla da fare per la corazzata giallorossa
Due squadre sulla carta con valori molto diversi, ma una partita che prese una piega inaspettata. “Mister Frosio – racconta Saini – la preparò molto bene nella settimana precedente. Ci disse che ce la potevamo giocare e che non eravamo una vittima sacrificale. Dopo il rientro di Corrado Verdelli all'Inter ci mancava il libero, così dietro giocai io”. La difesa della Roma entrò in difficoltà, soprattutto per i grattacapi creati da Casiraghi. E proprio al 22' il ragazzone che l'anno dopo passerà alla Juventus sbloccò il risultato. Giocata verticale di Brioschi e Gigi infila Peruzzi con un diagonale rasoterra sul secondo palo. La Roma prova a reagire ma è proprio il Monza a sfiorare il raddoppio: Maurizio Ganz viene atterrato dal portiere giallorosso, complice l’errore di un difensore, ma il calcio di rigore, tirato da Casiraghi, viene respinto dal portiere. E come spesso accade: gol sbagliato, gol subito: al 37' Renato stoppa e viene toccato da Fontanini, l’arbitro Pezzella fischia il secondo rigore della giornata che il Principe Giannini trasforma in uno stadio ammutolito.
“In tutta la partita – ricorda Saini – e in particolare nel secondo tempo mettemmo in campo attenzione, corsa e grinta”. Dopo una grande parata di Nuciari su Rizzitelli, il Monza riesce a passare di nuovo. Al 60' Casiraghi raccoglie un cross dalla sinistra di Ganz, Peruzzi para ma il difensore del Monza Carmelo Mancuso segna in tap-in. E' 2-1 ed alla Roma non resta che tentare l’assalto ma non c'è nulla da fare, il Monza vince e va per un pomeriggio in paradiso. “Sono passati tanti anni – conclude Saini – ma quella partita la ricordo ancora come la partita perfetta. Battere una grande nell'inaugurazione del nuovo stadio. Un sogno”.
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Dopo quella partita entrambe le squadre si qualificheranno per il turno successivo di coppa, con il Monza che si fermerà nel secondo turno e nel campionato di serie B si salverà all'ultima giornata (malgrado la sconfitta a Bari per 3 a 2 con un gol per i pugliesi anche di Paolo Monelli) grazie alla classifica avulsa nei confronti di Brescia ed Empoli, con i toscani a retrocedere assieme a Sambenedettese, Tarano e Piacenza.