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Roberto Mazzo e l'Ussm 

Con l’inseparabile amico Carlo Poroli aveva fondato l’Ussmpoi diventato Ussmb – che ha guidato per oltre 20 anni diventando poi presidente onorario, ma soprattutto il punto di riferimento per i dirigenti e per gli sportivi. Inoltre è stato a lungo presidente dell'Associazione Amici dell'Autodromo e del Parco.  Di seguito la lettera dell'associazione questa mattina: 

La notizia che non avremmo mai voluto dare, che ci lascia con il cuore a pezzi e la mente piena di ricordi. Il nostro presidente onorario Pietro Mazzo, colui che ha guidato l’Ussmb per 23 anni fino al mese di aprile del 2016, si è spento questa mattina a 94 anni nella sua casa di Monza. Grande appassionato di sport, ha dato uno slancio alla pratica del calcio nel quartiere periferico del Cantalupo, trasmettendo a tanti giovani i valori dello sport. Per tutti noi dell’Ussmb noi è stato l’”homo faber”, colui che ha dato lustro alla nostra unione con le sue intuizioni, la sua lungimiranza, il suo coraggio. Si è speso per il Monza Sport Festival (ai tempi denominato “Festival dello Sport”) portando in autodromo sempre più discipline e campioni del calibro di Pantani nel 1998, quando il “Pirata” aveva appena vinto il Giro d’Italia. Mazzo (nella foto durante la cena per il suo 90° compleanno) è stato un uomo di sport, ma anche un gran signore, un maestro di vita, un saggio consigliere a cui rivolgersi. L’attuale presidente Fabrizio Ciceri e la sua vice Luisa Biella gli avevano fatto visita non meno di due settimane fa. <<Era dimagrito e provato- raccontano emozionati- ma la sua forza era sempre la stessa. Ci aveva spronato ad andare avanti, a non mollare, a continuare a portare in alto i valori e la bellezza dello sport. Ci mancherà tantissimo. È stata e sarà una persona insostituibile. 

 Il 90esimo compleanno di Mazzo e i ricordi di una vita vissuta intensamente

Quattro anni fa aveva festeggiato il suo 90esimo compleanno con una grande festa allo Sporting Club di Monza dove, insieme agli amici, aveva ricordato la sua vita con aneddoti (come si legge sul sito dell’Ussmb) legati alla sua adolescenza. Un’adolescenza sempre segnata dalla passione per lo sport e in particolare per il calcio. “Suonano le sirene che preannunciano un bombardamento – racconta Mazzo nell’articolo pubblico sul sito dell’Ussmb – Stavo ornando a casa in tram da Milano, dopo una partita di calcio. Avevo 12 anni. Il tram si ferma e la gente corre verso il rifugio più vicino. Io non so perché vado dalla parte opposta e mi rifugio in uno scantinato. Le bombe cadono a grappoli e fanno una carneficina. Il palazzo in cui si sono rifugiati gli altri passeggeri crolla, brucia. Quando esco sembra l’inferno: fuoco, cadaveri e io ragazzino sono sano e salvo. Quella è stata la mia seconda nascita, il momento in cui ho capito che esiste un destino, qualcosa di più grande sopra di noi. Ho avuto fortuna e la fortuna mi ha permesso di fare tante cose nel corso della mia vita e di essere qui con voi oggi a 90 anni”. 

L'impegno sociale di Pietro Mazzo e l’Arcobaleno Down

Pietro Mazzo da sempre si è dimostrato sensibile al mondo del sociale abbracciando e sostenendo l’avventura dell’Arcobaleno Down (squadra di calcio fondata da ragazzi con disabilità mentale e cognitiva) fondata da Luigi Rapicavoli e poi portata avanti dalla moglie Elena. Nel 2002 Pietro Mazzo è stato anche insignito del Giovannino d’Oro, la maggiore benemerenza civica. 

Morte Pietro Mazzo, il messaggio del Monza e la data dei funerali 

Intanto anche sulla pagina Facebook dell'AC Monza sono state pubblicate le condoglianze per la morte di Pietro Mazzo. I funerali sono stati fissati per mercoledì mattina alle 10:45 nel Duomo di Monza. Ciao Pietro, buon viaggio da tutti noi e un caro saluto ai tuoi figli.