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Le critiche di Viviano sugli episodi più discussi

Nel corso del suo intervento, Viviano ha posto l'accento su diverse situazioni che hanno caratterizzato l'ultima giornata di Serie A. In particolare, ha dichiarato che il pestone di Kyriakoupoulos su Baldanzi era "più rigore" rispetto a quelli fischiati in altre partite della settimana, come i rigori concessi a Juventus, Fiorentina e Milan. L'ex portiere ha evidenziato che non solo in Monza-Roma si è assistito a episodi discutibili, ma anche in Juve-Cagliari, criticando duramente l'ammonizione mancata a Gatti e sottolineando l'importanza di non creare "precedenti" con decisioni dubbie.

Viviano ha proseguito commentando anche il rigore assegnato a Conceicao in un altro match, dove ha affermato che "l'accentuazione" del contatto da parte dell'attaccante non dovrebbe essere penalizzata con un secondo giallo. Secondo lui, il problema principale è la confusione creata dalle interpretazioni soggettive degli arbitri, che continuano a generare polemiche anche dopo il tentativo di eliminare la soggettività con il VAR.

L'attacco finale di Viviano agli arbitri

L'ex portiere ha concluso il suo intervento lanciando un attacco diretto alla classe arbitrale, sostenendo che, nonostante l'uso della tecnologia, persistono errori e contraddizioni. Il suo malcontento si è concentrato soprattutto sull'episodio di Di Lorenzo contro il Monza, sottolineando come le spiegazioni fornite in tv dagli arbitri creino ancora più confusione. "Se questo non è un step on foot, allora cosa dovrebbe essere?", si è chiesto Viviano, chiedendo il ritorno della soggettività nelle decisioni arbitrali, piuttosto che mantenere una situazione di caos.

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