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Nella 33^ giornata del girone B di C si sono affrontate Monza e Gubbio, in una sfida sulla carta comoda per i brianzoli ma che nascondeva delle insidie, prontamente poi concretizzatesi. L'ha spuntata la compagine di Galderisi, uno dei primi innesti del Milan di Berlusconi e Galliani all'epoca, alla distanza in un match che, soprattutto nel primo tempo, ha visto i padroni di casa gestire il possesso senza riuscire a trovare la via della rete. Sono ora 40 i punti in 25 gare nell'era Brocchi con due sconfitte nelle ultime venti partite, la prima tra le mura amiche nel 2019; s'interrompe la striscia di gare senza sconfitte consecutivamente (sette), dieci con la Coppa. Nel 2019 dodici reti subìte in diciotto match di tutte le competizioni, mentre sono 22 le reti realizzate. Quarta affermazione stagionale in campionato per il Gubbio in trasferta, umbri che non vincevano una partita dal 12 febbraio; sono l'unico sodalizio attualmente a non aver concesso nemmeno una rete al Monza tra andata e ritorno.



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Monza (4-3-3) che parte subito con la gestione del possesso palla, due esterni di ruolo contemporaneamente come Ceccarelli e Chiricò e la mediana modificata con Di Paola mezzala e D'Errico a rifiatare. Gli umbri di Nanu Galderisi rispondono con un atteggiamento legittimamente abbottonato, con molti interpreti dietro la linea della palla in fase di attesa, nonostante le due mezzepunte (Daniele Casiraghi e Cattaneo) a ridosso del centravanti Chinellato. Il 1912 ha il controllo del campo e della gestione, anche se non a ritmo elevato, tuttavia non riesce a violare la porta difesa dal figlio d'arte Marchegiani; nella fase centrale di prima frazione la pressione aumenta, con Casiraghi e compagni ancor più schiacciati negli ultimi 20/25 metri e in difficoltà in fase d'uscita difensiva ma i Bagaj non riescono a sfondare nonostante le occasioni di Ceccarelli e Marchi ed un gol annullato (giustamente) per offside all'eugubino Marchi su assist proprio del Cecca.



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Nella ripresa Battista sostituisce il piuttosto evanescente Cattaneo e proprio il neo entrato prova a sorprendere Guarna dalla distanza in apertura; l'intensità sin da subito non è delle migliori, il pathos latita sempre più, il 1912 pare calare fisicamente alla distanza. Brocchi immette più spregiudicatezza all'eleven inserendo abbastanza presto Brighenti per Di Paola (4-4-2) ma l'imprinting non muta. Viene messo nella mischia anche Derrick che ci prova immediatamente senza effetti mentre dall'altra parte Casiraghi fa le prove del successivo vantaggio per i Lupi umbri con una conclusione alta di non molto; l'espulsione ingenua di Scaglia alla mezzora non fa altro che incanalare la gara verso tinte biancoblu e infatti il pozzese Casiraghi, da zolla ideale, dopo un'avanzata piuttosto indisturbata palla al piede trafigge Guarna a sette dalla fine. Cala il gelo al "Brianteo", nonostante il primo caldo dell'anno, i biancorossi non ne hanno più e, a parte chance potenziali per ArmellinoBrighenti, non si avvicinano al pareggio.



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Una sconfitta fastidiosa e tutto sommato non meritata, visti i buoni potenziali risultati dagli altri campi, con i ragazzi che potevano trovarsi a sole tre lunghezze dalla seconda piazza in caso di vittoria. Un peccato, il Monza nel complesso ha disputato una buona partita difensiva contro un cinico Gubbio e nella fase centrale di primo tempo, seppur con laboriosità, aveva creato qualche presupposto per il vantaggio, con la possibilità di facilitare eventualmente il prosieguo del match; la legge del calcio sovente recita che, in determinate partite con l'avversario chiuso a riccio, è conveniente trovare la via della rete il prima possibile per non innescare ansietà successivamente, con le lancette che divengono poi sempre più tiranne. È mancata evidentemente la lucidità, la forza e la cattiveria in diversi frangenti, il 1912 ha chiaramente pagato lo scotto psico-fisico del tour de force (18 partite ufficiali nel 2019) con l'undici di partenza, giustamente mutato rispetto alla Coppa, calato sensibilmente nella ripresa; un eleven, curiosamente, uguale per 9/11 a quello uscito alla distanza settimana scorsa ad Imola. Bisogna archiviare in fretta questo stop senza eccessivi rimpianti e mantenere il morale alto visti i risultati del 2019, si deve già pensare ad un altro avversario di bassa classifica che recentemente, nei precedenti in casa sua, ha reso la vita difficilissima al Monza. Contro la Giana mancherà sicuramente il perno difensivo Scaglia, ma per riprendere immediatamente a correre urge anche l'apporto realizzativo degli attaccanti in ottica rush finale. In tal senso la dirigenza ha irrobustito tecnicamente il pacchetto con il colpo last minute dell'esperto Raffaele Palladino per aiutare ulteriormente i finalizzatori..



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