Patrick Ciurria, il fante dal talento sopraffino: pedina del Monza fondamentale nello scacchiere di Palladino
“Scusi, chi ha fatto (doppio) palo?” Chissà se nello spogliatoio Patrick Ciurria si è sentito dire questa famosa frase subito dopo la partita Monza-Milan. I biancorossi sono usciti sconfitti dall’U-power Stadium, dopo aver disputato un’ottima gara in cui è mancato solo il gol. Gol che poteva sicuramente arrivare dai piedi di Ciurria se la dea bendata fosse stata un po’ più magnanime. Un urlo strozzato in gola e la gioia della rete negata da un incredibile e impensabile palo-schiena-palo.
Nello scacchiere di Mister Palladino è una “pedina” fondamentale, giocatore duttile, attaccante dalle grandi potenzialità, capace di dare il massimo in ogni posizione, insomma, una garanzia per tecnico e squadra. La promozione in A del Monza ha esaudito il suo più grande sogno: quello di giocare nel massimo campionato italiano. Sulla schiena porta un numero importante e significativo, l’84, quel numero che ogni giorno gli ricorda che non è solo, che il suo meraviglioso percorso nel mondo del calcio è impreziosito dalla presenza costante di Antonio, il cugino del cuore venuto a mancare troppo presto per un incidente stradale, ma che in realtà non è mai andato via, perché Patrick lo porta con sè in campo ogni domenica e non dimentica l’ultima frase che suona quasi come una sentenza: “Allenati, perché un giorno diventerai un campione”.
Una frase che probabilmente Patrick ha continuato a ripetersi in tutti questi anni, e ancora oggi nei campi di Monzello, Ciurria impressiona tutto l’ambiente, sapendo che sacrificio, umiltà, passione sono gli elementi imprescindibili a cui affidarsi ogni giorno, perché si diventa campioni anche con testa e cuore non bastano buoni piedi e tanta tecnica. Sul suo profilo Instagram è impressa una frase: “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei proprio sogni”, quel bambino che giocava a calcio con qualunque cosa, in qualunque momento, ha creduto ai suoi sogni e oggi gli applausi sono tutti per lui.
Diletta Sirna