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Anche PizzAut Cassina, l'altra sede del progetto, si è distinta nella classifica generale, posizionandosi al 25esimo posto. Nico Acampora, padre e fondatore di PizzAut, ha commentato con entusiasmo: “Questa classifica è la dimostrazione che i nostri ragazzi possono lavorare e possono lavorare bene, facendo del bene a loro stessi e agli altri. E dire che anni fa una psicoterapeuta mi sconsigliò in malomodo di affrontare questa avventura”. 

Un progetto di inclusione che cambia vite

La storia di PizzAut nasce dal sogno di Nico Acampora, un padre che ha trasformato una sfida personale in un’impresa straordinaria. Anni fa, una psicoterapeuta gli aveva sconsigliato di intraprendere questo progetto, ritenendolo troppo ambizioso. 

Oggi, invece, PizzAut è un esempio concreto di come sia possibile offrire opportunità lavorative a ragazzi autistici, spesso dimenticati da uno Stato incapace di garantire un adeguato sostegno scolastico. Il successo di PizzAut non è solo un riconoscimento culinario, ma un segnale forte per la società: con il giusto supporto, i ragazzi autistici possono realizzare grandi cose, integrandosi e portando un contributo unico al mondo del lavoro.

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