Il cimitero di Monza verso il riconoscimento monumentale: ecco cosa cambierebbe
Un tesoro artistico e storico raccontato attraverso un nuovo libro degli Amici dei Musei
La storia del cimitero di Monza è intimamente legata allo sviluppo della città. Originariamente situato lungo le rive del Lambro, nell'area dell'attuale stadio Sada, il vecchio cimitero di San Gregorio divenne inadeguato con la crescita urbana e la costruzione della nuova stazione ferroviaria.
Nel 1911, un concorso pubblico portò alla progettazione dell'attuale camposanto nella periferia orientale, affidato all'architetto Ulisse Stacchini, che completò l'opera nel 1930 conferendole un carattere monumentale distintivo.
Patrimonio artistico e personalità illustri
Il cimitero ospita le spoglie di numerose personalità di rilievo, tra cui artisti come Mosé Bianchi ed Emilio Borsa, sportivi del calibro di Ernesto Ambrosini, Vittorio Brambilla e Fiorenzo Magni. Il valore artistico del luogo è arricchito dalle opere di artisti prestigiosi come Luigi Crippa, Luigi Secchi ed Ernesto Bazzaro, che hanno contribuito a trasformarlo in un autentico museo a cielo aperto.
Verso il riconoscimento monumentale
L'amministrazione comunale sta attivamente perseguendo il riconoscimento del cimitero come monumentale. Il recente inserimento nell'Atlante dei cimiteri italiani e l'approvazione del piano regolatore cimiteriale rappresentano passi significativi in questa direzione. È prevista anche la creazione di un Famedio per onorare i cittadini monzesi illustri, sottolineando l'importanza storica e culturale del luogo.