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Sulle colonne di Tuttosport, Guido Vaciago ha commentato il momento attuale della Juventus: "Per cosa gioca la Juventus oggi pomeriggio? Per conquistare un posto in Champions League o per salvarsi? Vale tutto perché il campionato è in ostaggio del procuratore Giuseppe Chinè e delle varie corti di giustizia sportiva. Viviamo tempi strani e strano sarà il rito che si celebrerà alle 15 dalle parti dell’Allianz Stadium, dove tifosi, squadra e club cementeranno la loro alleanza in un momento drammatico per la Juventus (...). Ed è questo il punto più delicato da spiegare a milioni di tifosi: perché una pratica tollerata da un trentennio, sulla quale nessuno ha nemmeno mai provato a scrivere non una vera e propria norma, ma almeno uno straccio di proposta normativa, deve diventare il crimine del secolo? Perché il senso di ingiustizia tecnico e morale che deriva da una tale disparità di giudizio può essere esiziale per il calcio italiano. E il problema non si chiama disdetta, ma disaffezione, malattia più grave e non è una giustizia da capro espiatorio la medicina. E nemmeno una giustizia sommaria che giudica frettolosamente utilizzando la documentazione di un’indagine della Procura di Torino che ancora non è diventata processo, che, quando e se, lo diventerà vedrà soppesare quelle accuse con l’indispensabile intervento di periti e vauterà quelle intercettazioni con il necessario passaggio in dibattimento. Perché condannare sulla base di indizi e non di prove, purtroppo, è una barbarie giuridica che alimenta la sensazione strisciante che in così poco rispetto del diritto si annidi la politica".