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Dopo un primo tempo congestionato da lunghi fraseggi palla a terra, la ripresa iniziò con altro piglio, con i padroni di casa determinati a far propria l’intera posta in palio. Fu così che al 6° del secondo tempo, dopo una conclusione ribattuta nell’area di Di Gregorio, il pallone giunse tra i piedi di Simone Verdi che, evitato il rientro dei difendenti biancorossi, fulminava l’incolpevole numero uno monzese con una conclusione da breve distanza. Subito il contraccolpo, a distanza di un paio di minuti, toccò al centravanti argentino Adolfo Gaich bussare alla porta monzese, con la pronta risposta in tuffo dell’estremo difensore.

Proprio quando il match sembrava nelle mani dei veneti, con il Monza alle corde, ecco che una splendida azione orchestrata e finalizzata da Stefano Sensi rimetteva ordine nella contesa.

L’arrivo del talentino in prestito dall’Inter aveva diviso gli addetti ai lavori, con la carta stampata solerte nel riconoscere il grande tasso tecnico del nuovo acquisto ma solitamente pessimista di fronte alle speranze di tenuta fisica del giocatore, anche a causa della fragilità mostrata negli anni nerazzurri. Acquistato per poco meno di 30 milioni di euro, il ragazzo aveva messo a referto con il club di Corso Vittorio Emanuele II poco più di trenta partite in tre anni (trovando la via della rete in campionato appena in 3 occasioni) ed era incappato in lungo calvario costituito da infortuni, affaticamenti muscolari e ricadute che ne avevano compromesso pesantemente il rendimento. Anche l’ultimo semestre blucerchiato non aveva riabilitato appieno l’immagine del regista che, giunto alla soglia dei trent’anni, si trovò a dover ricordare al pubblico il suo grande talento.

Finalmente a Monza il fisico sembrò dar finalmente tregua al talento e, entrato in forma ottimale, ricominciò a mostrare il suo talento cristallino.

Al 10° minuto del secondo tempo, giunto in libertà alla trequarti, il folletto marchigiano appoggiò la sfera con un tocco vellutato al perno offensivo monzese, Andrea Petagna, continuando la sua corsa all’interno dell’area scaligera. Lo scarico spalle alla porta del numero 32, prolungato in posizione defilata da Caprari, finiva sulla corsa dell’accorrente Carlos Augusto che, giunto sul fondo sinistro del campo, in zona cross, accentrava la palla per l'appostato Sensi che superava l’incolpevole Lorenzo Montipò con tocco beffardo.

In seguito al pareggio ottenuto, il Monza produsse il massimo sforzo per completare la rimonta ma, per la gioia di buona parte dei 16.000 presenti, il fortino veronese resistette, complice l’annullamento del gol dell’ex Caprari, per fuorigioco millimetrico di Petagna, e il difetto di mira di capitan Pessina che, liberatosi al tiro al minuto 87’, non inquadrò la porta da posizione favorevole.

Dopo una nuova breve parentesi all’Inter, Stefano Sensi è tornato quest’anno a vestire la maglia biancorossa. Il Monza concluse senza patemi la prima stagione in serie A conquistando la salvezza con largo anticipo e terminando il campionato a metà classifica.

Marco Zaffaroni riuscì a completare l’insperata rimonta alla quota salvezza, ottenendo con il suo Verona 26 punti in 23 partite. Nonostante l’affetto dei tifosi, venne tuttavia sollevato dall’incarico alla fine della stagione. Oggi ha 55 anni ed è attualmente senza squadra. Paolo Bertinelli 

Verona - Monza 1-1, il tabellino 

VERONA - MONZA 1 – 1

12 marzo 2022 – spettatori: 16.000 ca.

Verona (all. Zaffaroni): Montipò; Magnani (45’ Cabal), Coppola, Dawidowicz; Faraoni (62’ De Paoli), Duda, Tameze, Lazovic; Kallon (45’ Doig), Verdi (76’ Veloso); Gaich (68’ Djuric).

Monza (all. Palladino): Di Gregorio; Izzo, Marì, Caldirola; Birindelli (45’ Machin), Pessina, Sensi (75’ Colpani), Carlos Augusto; Ciurria, Caprari (82’ Valoti); Petagna.

Reti: 51’ Verdi (Ver), 55’ Sensi (Mon)