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“Per una magia così vale la pena vivere”, cantava  Luciano Ligabue e non ci sono parole sono più azzeccate per descrivere il pomeriggio di Monza-Frosinone di scena all’U-Power Stadium.
Prima la paura col doppio vantaggio ciociaro firmato Garritano-Zerbin, poi la gioia, prima con il neo entrato Carlos Augusto e poi Ciurria e Mazzitelli regalano i tre punti a Stroppa che portano i biancorossi a meno due dal secondo posto.


La partita non è semplice, Stroppa conferma il solito 3-5-2 con Machin e Gytkjaer dal primo minuto, mentre dall’altra parte Grosso tenta il colpaccio col 4-3-3 puntando su Ciano, Charpentier e Zerbin in attacco. Il primo tempo vede il Monza che prova a controllare la partita ma fatica a trovare la via del gol, il Frosinone invece ha le palle gol maggiori con Garritano, Zerbin e Charpentier, ma Di Gregorio, Donati, Marrone e Caldirola riescono a contrastare l’inverosimile. Il Monza verso la mezzora ha la palla gol per andare in vantaggio con una punizione dal limite, ma Barberis non trova la porta. Sul finire della prima frazione il Frosinone perde Charpentier che viene sostituito da Novakovich.


Nel secondo tempo inizia tutta un’altra partita. Valoti va vicinissimo al gol dopo 9 minuti ma neanche un minuto dopo il Frosinone trova il gol del vantaggio: cross in area di Zerbin e Garritano di testa punisce i biancorossi che fino a li stavano conducendo una buonissima gara. Il Monza prova a reagire ma la legge del gol sbagliato-gol subito punirà ancora una volta i biancorossi: se Machin, Colpani e Gytkjaer non riescono a pareggiare i conti, ci pensa Zerbin con un missile da fuori area a dare una svegliata ai bagaj dopo 10 minuti. Sotto di 0-2 Stroppa non ci sta e corre immediatamente ai ripari, togliendo Machin e Pedro Pereira e buttando nella mischia Ciurria e Carlos Augusto, provando ad alzare il baricentro. Ed è proprio il brasiliano a riaprire la gara: mischia furibonda in area, palla sanguinosa dove Ravaglia non ci arriva e il numero 30 ribadisce a rete provando a suonare la carica. Il Frosinone prova a chiudersi e a proteggere il vantaggio ma Stroppa tira fuori gli assi dalla manica e butta dentro Mazzitelli, Finotto e Vignato negli ultimi dieci minuti. La mossa gli darà ragione. Ciurria, che fino adesso ha ricevuto tantissime critiche, raccoglie un cross in area e di testa trova il suo primo centro stagionale che vale il 2-2, poi la partita prende tutta un’altra piega e il finale è da brividi: 90’ minuto mani in area non visto dall’arbitro, ci pensa il  var a dare il rigore al Monza. Mazzitelli dagli undici metri non sbaglia e regala i tre punti che portano il Monza a meno due dal secondo posto.

È la vittoria del gruppo e che conferma l’ideologia calcistica di Stroppa e che da ragione anche ai giocatori che fino adesso magari hanno giocato poco. Settimana prossima si va a Benevento, ma una cosa è certa: questo Monza non deve avere paura di niente e di nessuno!