Brianza, ex direttore delle poste arrestato dopo la fuga: ecco cos'è successo
Ex dirigente accusato di aver sottratto oltre 430 mila euro dalle casse e truffato i correntisti anziani.
L'uomo, identificato come Pietro Chiarelli, 44 anni e residente a Bovisio Masciago, era fuggito a Capo Verde dopo l'inizio delle indagini nei suoi confronti.
Le indagini sono state avviate a febbraio 2024, a seguito della denuncia di scomparsa presentata dai familiari di Chiarelli.
Il giorno successivo alla riapertura dell'ufficio postale, il personale ha scoperto un ammanco di denaro contante di decine di migliaia di euro.
I carabinieri di Cesano Maderno hanno quindi appreso che Chiarelli si era imbarcato su un volo per Capo Verde.
Le accuse di peculato e l'ammanco di oltre 430 mila euro
L'ex direttore è accusato di peculato continuato, reato commesso da un pubblico ufficiale che si appropria indebitamente di denaro di cui ha disponibilità in ragione del suo ufficio.
Secondo gli inquirenti, Chiarelli avrebbe sottratto oltre 430 mila euro, prelevandoli dal distributore automatico di banconote, da una cassaforte destinata al pagamento delle pensioni e da quattro libretti postali.
Truffe ai danni di correntisti e ulteriori indagini in corso
Oltre al peculato, a Chiarelli vengono contestate anche truffe ai danni di numerosi correntisti della filiale, prevalentemente anziani.
Le truffe, per un valore complessivo di oltre 200 mila euro, sarebbero state compiute attraverso operazioni sui libretti postali e la falsa vendita di buoni fruttiferi.
Queste condotte sono emerse anche grazie alle verifiche effettuate da Poste Italiane dopo le prime segnalazioni di ammanco da parte degli utenti.
La Procura di Monza sta conducendo ulteriori indagini per accertare l'ammontare complessivo degli ammanchi, a seguito di ulteriori denunce presentate da numerosi correntisti.
La posizione di Poste Italiane
Poste Italiane ha dichiarato di aver collaborato pienamente con le forze dell'ordine fin dall'inizio delle indagini.
L'azienda si è impegnata a garantire i risarcimenti dovuti agli aventi diritto e ha già adottato le misure disciplinari previste dal contratto nei confronti dell'ex direttore dell'ufficio postale.