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Arresto di Giacomo Bozzoli: fine della latitanza in Italia 

La cattura di Bozzoli segna la conclusione di una vicenda giudiziaria complessa e drammatica, che ha visto il coinvolgimento di vari gradi di giudizio e ha tenuto alta l'attenzione mediatica su Marcheno e Soiano del Lago.

La Procura di Brescia: L'Esecuzione dell'Ordine di Carcerazione

La Procura della Repubblica di Brescia ha diffuso una nota ufficiale in cui viene dettagliato l'arresto di Giacomo Bozzoli. "Alle ore 17:45 di oggi - si legge nella nota - i Carabinieri del Comando provinciale di Brescia hanno dato esecuzione all'ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Brescia a carico di Bozzoli Giacomo a seguito di sentenza di condanna definitiva all'ergastolo emessa dalle corti d'assise di Brescia di primo e secondo grado, per l'omicidio di Bozzoli Mario". 

Questo atto conclude definitivamente la latitanza di Giacomo Bozzoli, riportando un senso di giustizia per la famiglia e la comunità di Marcheno e Soiano del Lago, che hanno vissuto con grande apprensione questi ultimi giorni.

Bozzoli, 50 anni, sposato e con due figli, doveva rientrare a casa dal lavoro quella sera dell’8 ottobre, come sempre, dopo essersi lavato e cambiato nello spogliatoio. La moglie Irene, non vedendolo arrivare, manda il figlio in fonderia, ma del padre non c’è traccia: l’auto è nel parcheggio, i suoi abiti che avrebbe indossato al posto di quelli da lavoro ancora nell’armadietto, nessuna traccia del telefono. 

Al momento della scomparsa, in azienda c'erano l'imprenditore e tre dipendenti. Partono le indagini del carabinieri, con le ricerche in tutta la zona, tra le vicine montagne e il fiume Mella: l’azienda non risulta avere problemi economici e la famiglia esclude la possibilità di un suicidio o di un allontanamento volontario.