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L’ex Bayern Monaco vorrebbe restare in Italia, senza però scendere in B

Per il Monza le speranze di ingaggiare Ribéry ogni giorno vanno via via riducendosi, perché il francese vorrebbe sì giocare ancora un anno in Italia prima di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo ma solo in Serie A. L’ex stella del Bayern Monaco sa benissimo dell’interesse per altro non nuovo dei biancorossi, ma il solo pensiero di dire addio al calcio che conta emigrando in B non lo alletta per nulla. D’altronde bisogna anche capirlo: uno come lui che in carriera ha vinto tutto quello che c’era da vincere secondo voi vorrebbe davvero salutare lo sport che ha amato uscendo da una porta forse non principale? Si dirà: “Non è che militare nello Spezia l’anno prossimo sarebbe tanto diverso, con tutto il rispetto per la squadra ligure!”. Sì perché il francese stando alle ultime voci di calciomercato si sarebbe offerto al club di Philip Raymond Platek Jr. Dopo averci provato con i Blucerchiati, Ribéry non ha perso tempo e con il suo agente ha avuto un colloquio informale con le Aquile. E cosa avrebbero risposto le Aquile? Picche, perché l’ex Fiorentina è fuori budget. Certo se si spalmasse l’ingaggio, magari tramite un biennale, forse le cose sarebbero diverse, ma per ora tutto tace in questo senso. E dire che il Monza, con la stagione alle porte, avrebbe offerto un biennale al campione francese così da permettergli di essere prima protagonista dell’eventuale promozione dei biancorossi e poi di un’ultima stagione in A. Ma l’attaccante/fantasista sembra poco interessato a questa soluzione.

Un’ossessione chiamata Serie A

Probabilmente la Serie A è un’ossessione per il francese, che vorrebbe chiudere la carriera in Italia militando solo per un club che gioca nel massimo campionato. Questo è l’unico motivo per cui il 9 volte Campione di Germania non accetterebbe la proposta del Monza. Diversamente non si comprenderebbe come mai Ribéry si sia recentemente offerto allo Spezia. L’idea di poter tesserare un calciatore tanto prestigioso (e forte) solletica eccome la società ligure, tuttavia l’ingaggio è troppo pensante: l’ex stella del Bayern Monaco prende infatti qualcosa come 4 milioni di euro a stagione. Un salasso per le casse del presidente Platek, che certamente vorrebbe riportare i tifosi allo stadio grazie a un colpo da 90, ma solo se fattibile e a costi contenuti. Il calcio di oggi, come ben sappiamo, deve essere sostenibile, dunque affari clamorosi e fuori da ogni logica economica purtroppo non sono più possibili. Non lo sono per lo Spezia e non lo sono nemmeno per la Sampdoria, che davanti a un “free agent” come il francese non ha fatto una piega. Un vero peccato, perché, anche se capiamo l’importanza di avere un bilancio sano, Ribéry saprebbe ancora come fare la differenza. Nonostante i 38 anni compiuti è dotato di quella classe cristallina che con il tempo non viene mai meno. Magari non correrà più come un tempo, ma sa ancora come spaccare una partita in due, vedi Inter-Fiorentina 4 a 3 con il francese assoluto protagonista finché ha avuto benzina nelle gambe.

E anche con la Lazio per ora un nulla di fatto

Si è vociferato la scorsa settimana di un interessamento della Lazio per Ribéry. Badate bene: vociferato, perché non ci sono stati contatti diretti tra le parti. E questa cosa non è poi così strana, considerando che Sarri di un giocatore di 38 anni non saprebbe cosa farsene! Senza offesa per l’ex stella del Bayern Monaco, ma un allenatore pragmatico e con le idee ben chiare come il toscano probabilmente non lo schiererebbe in campo. Considerando che le chiavi del successo dei biancocelesti saranno nelle mani di Luis Alberto e in quelle di Milinković-Savić, dubitiamo che ci sarebbe spazio per un “terzo incomodo” come il francese, la cui presenza esalterebbe sì la piazza ma non certo Sarri. L’ex allenatore della Juventus sta già lavorando per dare un’impronta alla sua Lazio con i calciatori che ha, che onestamente lo convincono. Se Ribéry la smetterà con l’ossessione Serie A, il Monza è più che disponibile ad ingaggiarlo. Il suo biennale è infatti ancora sulla scrivania.