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Palladino a DAZN
Palladino a DAZN

Tornare lunedì a Monza, in quello stadio ed in quell'ambiente, sarà molto emozionante. Per me si è trattato di due anni bellissimi e formativi, anche per il mio staff. Ci aspetta una partita molto importante. Ringrazierò per sempre Berlusconi e Galliani perchè mi hanno dato l'opportunità, con coraggio, di allenare una squadra di Serie A. Il presidente mi ha trattato sempre come uno di famiglia, era bello parlare di calcio con lui; con Galliani c’è grande stima e amicizia, mi ha dato dei consigli che porterò con me tutta la vita, su come comportarmi con persone di un certo livello, sulla comunicazione, come stare nell'ambiente calcistico. Mi dava consigli su tutto, lo ringrazio perché mi ha fatto crescere a livello umano.

Palladino sul tecnico del Monza Bocchetti..

Innanzitutto sono contento che Sasà abbia trovato una panchina, se lo meritava per come aveva fatto bene a Verona. Abbiamo vissuto momenti belli nel Genoa da calciatori, ci siamo sentiti quando è stato ingaggiato dal Monza e gli ho dato qualche consiglio sull'ambiente. Lui è molto bravo, già nella prima partita col Parma si sono viste le sue idee, col Cagliari erano più in difficoltà. Sono convinto che otterrà grandi risultati, ma mi auguro a partire dalla partita dopo con la Fiorentina. Le insidie in Serie A ci sono sempre, dobbiamo lavorare sui dettagli. Affrontiamo una squadra ferita con difficoltà, ma conosco il DNA di quel gruppo e so che non molleranno fino alla fine, avranno tanta voglia di rivalsa. Per noi dovrà essere una partita di massima attenzione e concentrazione.

Forza Adriano, che quella lettera diventi il simbolo di un nuovo Monza!

Domenica pomeriggio, al termine della sfida con il Cagliari, la visione di un Galliani particolarmente accigliato nel gelo dell’U-Power Stadium ha generato in me un senso di malinconia e un grosso interrogativo sulle (restanti) motivazioni. Infatti, conscio della grande storia di successi del Condor, ho provato a calarmi nei suoi panni, chiedendomi se - al posto suo - avrei mai accettato il rischio di intaccare la grande credibilità raggiunta nel mondo del calcio con una disastrosa retrocessione, in buona parte da addebitarsi a scelte altrui.

Monza, le colpe non sono di Adriano Galliani