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Peccato. Peccato davvero aver preso a 10’ dalla fine quella fucilata (splendida) tirata da Santiago Castro che ha consentito al Bologna di vincere la sua prima gara in campionato. Peccato per quel punticino che, oltre a fare classifica, avrebbe evitato un brutto colpo che frantuma le tante certezze maturate nella partita con l’Inter. E peccato perché la sconfitta del Monza rende più credibile (o forse meno ridicola) la presentazione che ieri La Gazzetta dello Sport ha fatto per il match tra brianzoli e felsinei. Un’intera pagina in cui si trattava solo del Bologna, con uno spazietto dedicato al Monza solo a fondo pagina come se si presentasse un incontro di allenamento tra il Real Madrid (la squadra di Italiano) ed il Concorezzo (la formazione di Nesta).

Nessuna colpa ovviamente per l’ottimo Matteo Dalla Vite, autore del pezzo in questione e del commento alla gara nell’edizione di oggi. Il collega fa quel che gli viene richiesto dall’alto. Sono sempre molto attento e critico nei confronti di una “rosea” che ho vissuto con orgoglio in anni ormai lontani, un giornale allora guidato dalla mano sapiente ed equilibrata di un Candido Cannavò supportato da ben altra proprietà rispetto a quella attuale.

Il Monza sconfitto dal Bologna aveva avuto un buon approccio al match. L’inizio del primo tempo sembrava dare speranze di poter vedere i biancorossi tonici e determinati. Nonostante lo svantaggio, i ragazzi di Nesta avevano creato i presupposti per riacciuffare il risultato prima dell’intervallo e la rete di Djuric faceva ben sperare per una ripresa in cui il Bologna avrebbe potuto accusare le fatiche del giovedì di Champions League. La graduale sparizione dal campo dei brianzoli è stata inaspettata. Turati ci ha messo una pezza fin che ha potuto, i cambi non hanno portato alcun beneficio, anzi, in qualche caso i sostituti han fatto peggio dei sostituiti. Vero è che la “panchina” di Nesta era molto corta per via delle varie indisposizioni, ma questa considerazione non giustifica le prestazioni e qualche scelta del mister biancorosso, apparsomi un po’ in affanno e molto sulla difensiva nel commento post-partita.

Rimbocchiamoci le maniche, su questa squadra c’è ancora tanto, tantissimo lavoro da svolgere. A cominciare dal gioco. Statistiche alla mano, il Monza in questi primi cinque turni di campionato ha effettuato la miseria di 11 tiri nello specchio della porta avversaria. Per proseguire con l’aspetto mentale, perché la rete di Castro è la terza consecutiva subita nell’ultimo scorcio di gara. E c’è da sperare di poter presto contare su chi è ormai assente da qualche gara, non fosse altro per consentire a Nesta di scegliere e, soprattutto, fornire stimoli a chi gioca sempre e si sente sicuro per mancanza di alternative.

Il calendario propone ora la trasferta di Napoli e la visita all’U-Power Stadium della Roma. Odio le tabelle, spesso smentite dai fatti. Considerato che questo organico non verrà toccato fino a gennaio (parole di Nesta), preferirei pensare ad una tabella che mi consenta di poter rivedere presto in campo un giocatore versatile che a questa squadra manca ormai da troppo tempo. Patrick Ciurria, dove sei finito?

Paolo Corbetta    

Corbetta

Le pagelle di Monza-Bologna 1-2: molto male la difesa e poco pungente l’attacco, i migliori sono Turati e Bianco

Le pagelle integrali dei biancorossi a cura di Stefano Spinelli

Turati 7: Niente da fare sui due bellissimi gol del Bologna, è bravo con almeno tre parate a evitare altre reti degli ospiti sui tiri di Ndoye e Castro. 

Izzo 5:  in difficoltà contro la velocità di Ndoye, come spesso gli capita viene ammonito. Giornata no (36’ st Bondo s.v.).

Pablo Marì 5:  anche lui concede troppa libertà a Castro che si libera con facilità al tiro, vedi la staffilata che fa secco Turati al 35’ della ripresa.

Carboni 5: si perde nettamente Urbanski in occasione del primo gol e poi fatica sempre contro il giovane attaccante polacco.

Pedro Pereira 5,5:  è suo il primo tiro pericoloso del Monza, non aiuta Izzo contro Ndoye e nella ripresa è ancora peggio (43’ st D’Ambrosio sv).

Il  migliore del Monza è il giovane Bianco

Bianco 7: lanciato titolare a sorpresa da Nesta, gioca un’ottima gara con personalità e grinta andando anche al tiro. E’ l’unica nota positiva di questa partita.

Pessina 5,5: entra nell’azione del gol e cerca di assistere Djuric in avanti ma non è il Pessina delle scorse stagioni. Si perde nel grigiore generale.

Kyriakopoulos  6:  bada più a difendere che a proporsi in avanti, non incide più di tanto.

Dany Mota 5:  non trova l’acuto per far male alla difesa del Bologna, perde un paio di palloni e nella ripresa sparisce dal campo (26’ st Caprari 5,5: non riesce ad accendere la partita, si vede poco). 

Maldini 6,5:  è l’unico che cerca di saltare l’uomo per mettere in difficoltà la difesa ospite, ci riesce spesso. E’ suo il tiro non trattenuto da Ravaglia che frutta il pareggio. Cala nella ripresa (26’ st Forson 6: il classe 2004 entra bene in partita, si fa vedere dai compagni ma perde palla nell’azione del gol decisivo di Castro). 

Djuric 6,5:  solito gioco di sponda sui lanci di Turati e della difesa. I duelli sulla trequarti li vince tutti, segna con un bel tap-in il suo secondo gol in campionato, ancora di piede (36’ st Maric s.v.).

All. Nesta 5,5:  dopo il primo gol subito, il Monza soffre il giro palla del Bologna. Stavolta molto male la difesa e sempre poco pungente l’attacco. La vittoria del Bologna è meritata, quella del Monza è ancora rimandata.

Giudizio Arbitrale

Arbitro Massa  6,5:  direzione attenta in una gara facile da arbitrare: nessun episodio dubbio e cinque ammonizioni, tutte corrette