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La situazione attuale contrasta nettamente con le aspettative create quasi un anno fa, quando a Meda il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini aveva annunciato l'imminente inizio dei lavori. 

Le recenti installazioni di recinzioni, in particolare nei pressi di Seveso, coincidono con la presentazione del cronoprogramma per la bonifica di oltre 44 mila metri cubi di terreno contaminato da diossina.

La vera natura delle recinzioni

Secondo i Comitati, queste recinzioni rappresentano solamente attività preliminari, principalmente dedicate a verifiche e bonifiche da eventuali ordigni bellici. In particolare, nelle zone colpite dal disastro Icmesa del 1976 - Cesano Maderno, Seveso e Meda - sono stati recintati due lotti minori a settembre, ma da allora l'attività è rimasta sostanzialmente ferma.

Le sfide ancora aperte

recinzioni pedemontana

Il progetto deve ancora affrontare ostacoli significativi. La Banca Europea degli Investimenti non ha ancora erogato il finanziamento principale, e a gennaio scadrà la quinta proroga di pubblica utilità, essenziale per procedere con gli espropri. Dal 2009, numerosi proprietari si trovano in una situazione di incertezza riguardo ai loro terreni, impossibilitati a disporne liberamente.

La posizione dei Comitati

I gruppi di opposizione mantengono la loro posizione di resistenza, sottolineando come sia prematuro considerare l'opera come un fatto compiuto, nonostante l'appalto sia stato assegnato per le tratte B2 e C. 

Particolare attenzione viene posta sulla tratta D breve, che risulta ancora priva di approvazione e finanziamento.