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Il primo gol di Carminati (foto Valtorta / Il Cittadino)
Il primo gol di Carminati (foto Valtorta / Il Cittadino)

Questa è la storia di un trionfo di 65 anni or sono. Antico, datato, lontano. Questo è un tributo a quei fantastici ragazzi biancorossi. Meritato, doveroso, commosso. Questa è l’unica volta in cui il Monza espugnò San Siro. Incredibilmente, clamorosamente, autorevolmente. Giugno 1958: la DC ha appena vinto a mani basse le elezioni di maggio e Fanfani si appresta a diventare Presidente del Consiglio, sono gli ultimi mesi del pontificato di Pio XII mentre in Ungheria finisce malissimo l’apertura ad occidente di Imre Nagy.              

Il calcio italiano – escluso dai Mondiali svedesi in calendario dall’8 al 29 Giugno – ripropone a ‘mo di diversivo la Coppa Italia dopo il lungo stop imposto dalla guerra prima e dalle faticose dinamiche ricostruttive del decennio successivo. 8 gironi di 4 squadre con criteri di prossimità geografica, gare di andata e ritorno tra giugno e luglio, qualificazione della prima di ogni girone ed appuntamento a settembre per quarti, semifinali e finale in partita secca. Per la cronaca: alzerà il trofeo la Lazio di Bernardini che in finale avrà la meglio (1-0) sulla Fiorentina anche grazie alle parate di un grande ex biancorosso: Bob Lovati.

Il Simmenthal Monza – reduce da uno splendido quarto posto in Serie B – è inserito nel girone C con Milan, Inter e Como. Ed il calendario regala ai ragazzi del Presidente Sada e di mister Arcari l’accattivante debutto nella San Siro neroazzurra. L’Inter, da un paio d’anni nelle mani di Angelo Moratti, è delusa da un campionato anonimo mestamente chiuso in 11ma posizione e guarda alla ricostruzione affidata a Bigogno dopo la mancata conferma dell’inglese Carver. I due big dei ‘bauscia’ – Angelillo e Skoglund – sono ai mondiali con Argentina e Svezia ma i favori del pronostico, e ci mancherebbe, vanno tutti nella direzione dei padroni di casa. Che partono forte e trovano sulla loro strada un insuperabile Breviglieri, autore di tre splendidi interventi nel primo quarto di gara. 

Una delle grandi parate di Breviglieri sullo 0-0 (Foto Valtorta /Il Cittadino)

I biancorossi soffrono ma reggono: gli umili marcatori ospiti Copreni e Magni prendono le misure ai quotati avversari mentre salgono in cattedra a centrocampo Pietro Dalio con i suoi lanci calibratissimi ed il tandem di classe ed estro Borghi-Fraschini. Che sarà – per distacco – il man of the match e che al minuto 28 inventa assist al bacio per la volèe vincente di Italo Carminati. Quanta poesia nella foto Valtorta che immortala l’attimo esatto … L’Inter accusa il colpo e traccheggia sino all’intervallo. Logico pensare ad un veemente inizio di ripresa neroazzurro ed invece ecco emergere tutta la calma e lucida gestione del piccolo, organizzatissimo Monza. Che non solo non va mai in affanno ma punge sempre di più. Fino al minuto 57 quando con un mix di freddezza ed intelligenza Luigi Borghi firma il raddoppio finalizzando da par suo una splendida manovra corale dei ragazzi di Arcari. Ma l’apoteosi biancorossa è poco dopo quando Italo Carminati si permette il lusso di dribbling e tunnel ai danni del mitico ‘Kamikaze’ Ghezzi per poi depositare in fondo al sacco. Ai giorni nostri i social impazzirebbero di gioia e di sfottò, a quei tempi chi si arrabbiò di brutto in diretta fu nientemeno che un certo Meazza, 3 scudetti e 242 gol in neroazzurro. Come riportato nella splendida cronaca di Giovanni Fossati su Il Cittadino del 12 giugno 1958 – infatti – mentre il Monza festeggiava lo 0-3, il grande Peppino abbandonava sdegnato il suo posto in Tribuna d’Onore invitando chi era con lui a seguirlo con un eloquente e milanesissimo ‘Andem … Andem … !!’. L’uscita abbondantemente anticipata evitava al leggendario bicampione del mondo (’34 e ’38) il poker del Monza firmato da un incontenibile Carminati. Che merita una citazione curiosissima: infatti esattamente 9 anni dopo e cioè il 7 giugno 1967, con la maglia del Padova firmò la doppietta che eliminò (3-2) la Grande Inter del mago Herrera nella semifinale di Coppa Italia regalando ai biancoscudati la finale dell’Olimpico poi persa contro il Milan. Tornando a … San Siro: il gol della bandiera di ‘Veleno’ Lorenzi non scalfì di un grammo la grande e clamorosa notte degli uomini di Arcari. Spero di aver fatto fedele ricostruzione di una delle pagine più belle e significative del Calcio Monza. Mi sono documentato – soprattutto – per dire ‘Grazie di cuore’ a quei magnifici ragazzi biancorossi che 65 anni or sono fecero la storia. Sinora a loro – e solo a loro – è infatti riuscita l’impresa di aver espugnato con la maglia del Monza lo stadio italiano per eccellenza. Quello che solo delle menti contorte vorrebbero abbattere in nome di una modernità che non deve mancare di rispetto al passato, ai suoi miti, alle sue leggende. Ed ai suoi Amarcord.

Milano, Stadio San Siro. Sabato 7 giugno 1958

INTER-MONZA 1-4 (0-1)

MARCATORI: Carminati II° (M) al 28’ pt; Borghi (M) al 12’ st; Carminati II° (M) al 20’ st; Carminati (M) al 41’ st; Lorenzi (I) al 43’ st

INTER: Ghezzi, Vincenzi, Valadè, Invernizzi, Bernardin, Venturi, Lorenzi, Dorigo, Massei, Tinazzi (1’ st Barbolini), Savioni. All.: Bigogno.

SIMMENTHAL MONZA: Breviglieri, Copreni, Grassi, Magni, Carminati I°, Dalio, Borghi, Danova, Carminati II°, Fraschini, Motta (18’ pt Gratton). All.: Arcari

ARBITRO: Ubezio di Novara

Fiorenzo Dosso