Uno storico dirigente (anche del Monza) ricorda Berlusconi: 'Mi manca, ma so...'
L'ex uomo mercato (al Milan per 27 anni) racconta la sua esperienza con lo scomparso presidente biancorosso e il legame indissolubile con il calcio
L'eredità di Berlusconi nel Milan stellare
Braida non nasconde la nostalgia per quei tempi gloriosi. 'Il 6 a 0 del 2001 contro l’Inter con Cesarone Maldini in panchina fu l’apoteosi', ricorda con entusiasmo. Ma più dei successi, è il ricordo delle persone a pesare: ‘Mi manca tanto il presidente Berlusconi. Ce l’ho sempre vicino. Da qualche parte so che lo rincontrerò’.
L’importanza di Berlusconi nella sua carriera
Il rapporto tra Braida e Berlusconi era più di una semplice collaborazione professionale. Berlusconi aveva la capacità di ispirare tutti coloro che lavoravano al suo fianco. Braida racconta come, insieme a Galliani, lo scomparso presidente biancorosso fosse un vero maestro. ‘Ho avuto i migliori, Berlusconi e Galliani. Le loro lezioni mi accompagnano ancora oggi’, confessa.
Il presente nel calcio dilettantistico
Oggi Braida è vicepresidente del Ravenna, in Serie D, ma il suo entusiasmo per il calcio è rimasto intatto: ‘È come un ritorno alle origini. Vivo questa esperienza con passione travolgente. Non l’ho fatto per soldi, ma per amore folle verso il calcio’. Il suo contributo va oltre i semplici consigli di mercato: ‘Trasmetto senso di appartenenza e conoscenze su come organizzare una società di calcio’.
Un uomo legato al passato e al futuro
Nonostante i successi passati, Braida guarda con attenzione anche al presente del Milan: ‘La squadra cerca ancora la sua identità. Vince la Supercoppa e poi si inceppa. Non ha equilibrio e continuità’. Tra le sue analisi spicca un giudizio su Leao: ‘Ha tutte le carte per essere determinante, ma finora non ha avuto costanza’.
Il ricordo di momenti indimenticabili
Tra le immagini più vivide che Braida conserva, c'è quella del salvataggio di polpaccio di Abbiati su Kallon nella semifinale di Champions del 2003: ‘Mi sogno ancora di notte quell’azione. Il gol di Shevchenko fu pazzesco, lo realizzò mentre stava cadendo’. Parole che testimoniano quanto profondo sia il suo legame con il passato glorioso rossonero.
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