Coronavirus, la posizione di Alessandra Marzari (Vero Volley): 'Non è il momento di discutere, ecco quanto perderemo'
Il presidente del Vero Volley Alessandra Marzari, medico e dirigente presso il pronto soccorso del Niguarda di Milano, torna sulla questione coronavirus e sposa categoricamente la tesi della cautela e del senso di responsabilità nei confronti di atleti e pubblico. “Questo non è il momento di discutere le decisioni – ha dichiarato la dottoressa Marzari all’Ansa – ma di essere collaborativi. Occorre risolvere i problemi e non crearne altri. Le porte chiuse sono necessarie, è l’unica via per andare avanti a giocare”.
Un parere non solo da dirigente sportivo ma soprattutto da medico che lavora tutti i giorni nelle emergenze del grande ospedale Niguarda-Cà Granda: “Il mio ospedale è un grande ospedale ed è in prima linea in questa dura lotta. I numeri sono considerevoli, gli operatori sanitari si stanno impegnando al massimo e sono affaticati. La priorità deve essere ridurre i contagi, servirà ancora un po’ di tempo per far sì che le disposizioni precauzionali facciano effetto. Senza andare nel panico, è ancora possibile governare la situazione: non è una banale influenza ma nemmeno la peste bubbonica”.
Dopo il medico parla il presidente di un club che vanta due squadre ai vertici dei campionati maschili e femminili: “Noi come Vero Volley perderemo circa 150mila euro per gli incassi mancati alla Candy Arena, ad altre squadre andrà anche peggio. Come Monza abbiamo evitato di fare andare la nostra Under14 alla Boy League: non mi sembrava di buon senso la nostra partecipazione. Se sono bloccate le gite scolastiche perché non devono esserlo anche i tornei giovanili? I genitori dei nostri ragazzi hanno apprezzato questa nostra decisione”.
È il momento delle decisioni, senza se e senza ma, con senso di responsabilità: “Se si vuole continuare a giocare dovremo rinunciare ai ‘circenses’ dal vivo. Ma le partite si potranno vedere in tv e in streaming. Giocare è importante ma la priorità deve essere la salute. I club sono in una brutta situazione e spero che arriveranno sgravi fiscali per lo sport ma anche per le tante aziende in difficoltà per il Coronavirus. Il ritorno economico sarà negativo: c’è il rischio di perdere in futuro qualche investitore. Speriamo solo che i giocatori con cui dobbiamo rinnovare i contratti per la prossima stagione non siano spaventati per questa situazione”.