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La muñeca funeraria della civiltà Chancay

Il primo ritrovamento ha avuto inizio grazie alla segnalazione di un cittadino di Vigevano. Sfogliando una rivista, l'uomo ha notato una bambola molto simile a una che custodiva in casa, ereditata dal padre dopo un viaggio in Perù. 

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Insospettito, ha contattato la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Pavia, mettendo in moto l'indagine.

L'intervento dei Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo TPC di Monza sono intervenuti prontamente, recuperando la bambola e sottoponendola a un'accurata perizia tecnica. 

Gli esperti hanno confermato che si trattava di una "muñeca funeraria" appartenente alla cultura Chancay, un'antica civiltà peruviana. Inoltre, è stato appurato che la bambola era stata esportata illegalmente dal Perù.

L'asta bresciana e i reperti preispanici

Il secondo caso è emerso grazie alla segnalazione diretta del Ministero della Cultura peruviano. In collaborazione con il Comando TPC italiano, le autorità peruviane hanno individuato quattro reperti archeologici di grande valore storico messi in vendita presso una casa d'aste di Brescia. 

Questi beni, appartenenti a diverse epoche e stili preispanici, erano stati trafugati dal Perù e immessi nel mercato nero dell'arte.

I reperti recuperati

L'indagine dei Carabinieri ha portato al sequestro di:

  • Una ciotola e un bicchiere in ceramica dello stile Nasca (200 a.C. - 600 d.C.)
  • Una bottiglia scultorea in ceramica della cultura Moche (200 a.C. - 600 d.C.)
  • Un frammento di tessuto Chimù, realizzato con fibre di cotone e camelidi, risalente al periodo tardo intermedio (1000 d.C. - 1400 d.C.)

Il ritorno dei tesori in Perù

Oggi, grazie all'impegno del Nucleo TPC di Monza, questi preziosi reperti faranno ritorno in Perù. 

Questa restituzione rappresenta un gesto di grande valore simbolico e diplomatico, rafforzando la collaborazione tra Italia e Perù nella lotta contro il traffico illecito di beni culturali.

La lotta continua

Questo caso, seppur risolto, mette in luce l'esistenza di un oscuro mondo di traffici internazionali, dove il patrimonio culturale viene depredato e smembrato per essere venduto illegalmente. 

La restituzione di questi reperti al Perù è un passo importante, ma la battaglia per la salvaguardia del patrimonio culturale mondiale è ancora lunga.