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"E' stato firmato il primo accordo in Europa tra il fondo governativo russo e la società ADIENNE Pharma&Biotech per la produzione in Italia del vaccino Sputnik V". Lo ha annunciato la Camera di Commercio Italo-Russa in una nota pubblicata sul suo sito internet. 

E potrebbe essere proprio la Brianza il primo luogo di produzione europeo del vaccino russo. E' il risultato di un accordo tra Adienne Pharma&Biotech, azienda farmaceutica svizzera, e il fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif), che ha la titolarità del brevetto del vaccino realizzato dall'istituto di ricerche russo Gamaleya, di proprietà dello Stato. La stipula dell'accordo viene riferita dalla Camera di commercio italo-russa e prevede la produzione, a partire dal mese di luglio, del vaccino Sputnik V presso la società italiana Adienne di Caponago, in provincia di Monza e Brianza.

Si tratterebbe della prima firma di un accordo del genere in Europa. La richiesta di autorizzazione del vaccino russo da parte dell'Ema (l'agenzia europea del farmaco) era partita dalla R-Pharm Germany GmbH, filiale tedesca della casa farmaceutica russa R-Pharm. La valutazione di Sputnik da parte di Ema è già stata avviata. L'agenzia europea del farmaco acquisirà le cartelle cliniche dei volontari a cui è stato inoculato il vaccino ed effettuerà sopralluoghi nel centro di produzione russo.

 Ma Regione Lombardia gha fatto sapere con una nota di aver appreso "da notizie di stampa di un accordo tra Adienne Pharma Biotech e il fondo governativo russo Russian Direct Investment Fund per la produzione in Italia del vaccino Sputnik. Regione Lombardia sottolinea la propria estraneità rispetto all'accordo citato, di cui è venuta a conoscenza solo in via indiretta tramite i media. Tale accordo risulta infatti esclusivamente di profilo di diritto privato tra i contraenti".

E arriva anche un portavoce della Commissione Europea a frenare gli entusiasmi: "Attualmente non sono in corso colloqui per integrare lo  Sputnik V nella strategia Ue sui vaccini".