Foschi: 'Non è stata semplice per il Monza, noi troppo ingenui. Ma noi siamo giovani e davanti avevamo gente come Chiricò, Ceccarelli, Brighenti, Marchi...'
Vi proponiamo la conferenza stampa di mister Luciano Foschi, tecnico del Ravenna, al termine della sconfitta del Brianteo.
- Mister, una partita non semplice ma alla fine forse speravate di riuscire a portare a casa il pareggio?
"Sì, non è stata semplice neppure per il Monza. La mia squadra ha fatto una buona figura ma è stata un po' troppo ingenua. Probabilmente la differenza di età fa veramente la differenza. I miei ragazzi sono stati bravi a concedere poco. Abbiamo concesso solo i primi 20 minuti, eravamo un po' addormentati ma poi abbiamo cominciato a giocare, creando anche un paio di occasioni di cui una clamorosa con Nocciolini che a un metro dalla porta ha tirato alto. Nella ripresa abbiamo fatto la partita, siamo rimasti in gara, l'abbiamo pareggiata in modo fortunoso. Da lì dovevamo essere più bravi avendo almeno 4 ripartenze in cui ci è mancata la giocata vincente. Dobbiamo essere più incisivi, invece siamo mancati. Abbiamo concesso solo un contropiede a Reginaldo. Mi piace questa mentalità, ma va meno bene quando commettiamo errori banali come l'occasione del rigore".
- In alto in classifica le squadre sono tutte attaccate.
"Io mi preoccupo di raggiungere la quota salvezza il prima possibile. So che quest'anno ho una squadra molto giovane e il mio obiettivo è migliorarli per far sì che qualcuno in categoria superiore possa accorgersi di loro oltre che salvarci il prima possibile. Fino adesso abbiamo fatto cose egregie, forse abbiamo fatto anche molto ma non sono uno che si accontenta e voglio fare di più. Se abbiamo dimostrato nel girone di andata di fare tanto, anche nel girone di ritorno dobbiamo essere in grado di fare la stessa cosa".
- Dove fissa la quota salvezza e quella playoff?
"Non lo so. Credo 40-42 punti siano sufficienti per salvarsi. 45 i playoff. Ma è un campionato equilibrato e bisogna stare attenti che a due gare dalla fine ci si può trovare dalla lotta per i playoff a quella per i playout. Non bisogna dare nulla per scontato. E' chiaro che il mercato di gennaio abbia fatto la differenza sostanziale, come accaduto per il Monza. Poi non so dire se il campo lo rispecchierà. C'è da stare attenti in tutte le gare e spesso sono decise da episodi, bisogna essere bravi a portarli dalla propria parte".
- Chiricò vi ha messo particolarmente in difficoltà...
"I primi venti minuti. Ma Chiricò non lo scopro certo io. Sapevamo com'era e credo siamo stati bravi dopo. Chiricò, Ceccarelli, Brighenti, Marchi e chi più ne ha più ne metta. Ma io sono contento dei miei giovani: non ci sono tante società che fanno giocare titolare un classe 2000. E quando esce lui, entra un classe 1999. Poi entra un classe 1998 e in campo ci sono i classe 1997. E' questa la nostra realtà e ne siamo molto contenti, soprattutto per il loro rendimento. Se fosse finita 1-1 non ci sarebbe stato nulla da ridire".
- Un passo in avanti forse va fatto dal punto di vista difensivo...
"Prendiamo troppi gol, ma per ingenuità clamorose. Sono cose che sappiamo e prepariamo, mi viene da dire che forse è meglio non prepararle. E' il rovescio della medaglia di quando si ha a che fare con i giovani. Sul rigore Marchi ha sfruttato la sua esperienza, mentre il nostro classe 1996 è stato ingenuo. Questi errori sono figli della giovane età più che di situazioni tattiche particolari".