Monza - Verona, due gli indisponibili dell'ultim'ora
Ecco i motivi del forfait di due giocatori biancorossi, i dettagli
Due giocatori del Monza, in occasione del match odierno contro il Verona, hanno dato forfait all'ultimo momento.
Chi erano gli indisponibili?
Contro gli scaligeri non erano infatti a disposizione Danilo D'Ambrosio e Patrick Ciurria. Il primo, parliamo del difensore caivanese, aveva un attaccato febbrile, mentre l'esterno emiliano ha rimediato un fastidio al ginocchio da valutare.
Le pagelle di Monza-Hellas Verona 0-0: a Carboni il-migliore tra i biancorossi, bene Birindelli, deludono Colombo e Mota
Di Gregorio 6: partita da semi spettatore per il numero sedici biancorosso, che non viene quasi mai chiamato in causa con interventi degni di nota.
Izzo 6: partita da ordinaria amministrazione per il difensore ex Torino, che non viene messo in particolare difficoltà dagli attaccanti ospiti. Sta ritrovando la condizione e questo rappresenterà un innesto molto importante per mister Palladino.
P. Marì 6: per lui vale lo stesso discorso fatto per Izzo, non vive situazioni particolarmente complesse e gestisce il pallone con diligenza in fase di impostazione. Le palle alte sono quasi sempre sue.
A. Carboni 7: viene schierato dal primo minuto al posto di Caldirola, e la sua prestazione è del tutto all'altezza. Gioca con attenzione e non rinuncia a farsi vedere anche in proiezione offensiva, senza considerare che nella prima frazione salva la porta di Di Gregorio con un intervento in scivolata, a dir poco decisivo.
Birindelli 6.5: continua il suo trend positivo, confermando il buon stato di forma che sta attraversando. Corre molto e si fa vedere con costanza dalle parti di Montipò, sfiorando la rete con un bel colpo di testa sventato dallo stesso estremo difensore gialloblù. Prestazione convincente (dal 74' P. Pereira s.v.).
Pessina 6: meglio nel primo tempo che nella ripresa, dove subisce un po' la fisicità del centrocampo ospite. Per il resto ha in mano le chiavi del centrocampo biancorosso, ma fatica molto a trovare le giuste verticalizzazioni contro una squadra particolarmente attenta a chiudere gli spazi.
Bondo 6.5: è sicuramente uno dei più intraprendenti e propositivi del Monza di oggi, toccando moltissimi palloni e recuperandone altrettanti. Con il trascorrere dei minuti perde un po' di lucidità, ma questo è sicuramente concesso vista la mole di lavoro svolta (dal 70' Gagliardini 6: tocca pochi palloni, ma apporta fisicità al centrocampo biancorosso).
Zerbin 5.5: garantisce maggiore rapidità e intraprendenza di Ciurria, ma appare poco incisivo sotto rete, dove fallisce incredibilmente una ghiotta occasione da pochi metri dalla porta di Montipò. In ogni caso si è già integrato nei meccanismi di gioco, e questo è un punto a favore (dal 70' Kyriakopoulos 5.5: fatica a entrare in partita, poco incisivo).
Colpani 5.5: rimane sempre al centro della manovra biancorossa, ma non riesce a incidere come vorrebbe. Fatica nell'uno contro uno e ha sui piedi una buona occasione per sbloccare il match, ma spara alto a pochi metri dalla porta.
Mota 5: tocca pochi palloni rispetto al solito e appare spento e affaticato. Va in difficoltà quando deve trovare i giusti spazi e sbaglia spesso i tempi di gioco; perde anche un paio di palloni sanguinosi, dando vita a pericolose ripartenze degli ospiti (dal 62' V. Carboni 6: entra per apportare freschezza, mostra qualche buona giocata ma non incide come sperato).
Colombo 5.5: ha pochi palloni giocabili, quasi tutti spalle alla porta. Combatte contro la difesa scaligera e smista diversi palloni, trovando anche la rete, poi annullata per suo fuorigioco (dal 62' Djuric 5.5: impalpabile il suo ingresso).
All. Palladino 6: terzo risultato utile consecutivo, e questo è il dato che conta di più. D'altro canto, però, si confermano le difficoltà dei biancorossi in fase offensiva, che faticano clamorosamente a trovare la rete e tirano davvero di rado verso la porta avversaria.
Arbitro sig. Massa 5.5: partita senza particolari episodi da segnalare, se non il rigore provvisoriamente concesso ai biancorossi, frutto di un clamoroso abbaglio del direttore di gara