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L'ex attaccante del Monza Ernesto Torregrossa, da poco centravanti del Pisa, ha concesso un'intervista al Corriere dello Sport, in cui parla del suo ambientamento in Toscana e degli obiettivi in nerazzurro. Le parole, nello specifico, della punta sicula, riprese anche da Pianeta Serie B:

"Sono felice del gol all'esordio, ma è mancata la vittoria sull'Alessandria che era la cosa più importante. Ero convinto che ce l'avremmo fatta ma resta una buona prova, soprattutto nella ripresa. Bisogna riconoscere anche i meriti degli avversari. Mister D'Angelo conosce bene le mie caratteristiche, l'ho capito quando mi ha chiesto di assumere una posizione più da rifinitore. Penso di aver assolto bene al mio compito. Sono contento dei primi quindici giorni e spero di dare una mano nel raggiungimento dell'obiettivo. La squadra ha le qualità per stare in alto e giocarsela alla pari con tutti. Carattere e fisico non mancano, la mentalità è quella giusta".

"Aspettative alte? Me ne sono reso conto subito, ma per me è uno stimolo a impegnarmi a fondo negli allenamenti per ripagare la fiducia di società e tifosi. Diverse società mi avevano cercato, ma ho scelto il Pisa perché mi voleva dall'estate. I dirigenti ci hanno messo del tempo, ma ora eccomi qua. Ho accettato perché ho percepito fame di vittorie dell'ambiente. Per primeggiare in B è la caratteristica più importante. Serve voglia di far bene e stare attenti al dettaglio. La possibilità di disputare un torneo di vertice e la consapevolezza nei miei mezzi mi hanno spinto qui".

"In Serie A, nell'ultimo anno, una serie di problemi fisici mi hanno impedito di giocare le mie carte. Spero, anzi conto, di tornarci tra qualche mese e scrivere un'altra storia. Il salto di categoria è il traguardo di tutti. Sono consapevole che qui la massima serie manca da 31 anni e sarebbe bello riportare il Pisa a rivivere quei momenti. La pressione non mi spaventa, non sono più un ragazzino. So di essere stato preso perché considerato una certezza, voglio contribuire e lasciare il segno. Concorrenza in attacco? Può essere, ma io sono convinto che finiremo per giocare insieme integrandoci alla perfezione. Ci sono tante gare da giocare e l'allenatore deve avere la possibilità di fare le scelte migliori. Noi attaccanti abbiamo tutti caratteristiche diverse, posso integrarmi con ogni compagno".

foto: bresciacalcio.it