L’analisi di Monza-Perugia: un pareggio da urlo che mette tanto in discussione, ma ci dà la certezza di una cosa importante!
Un pareggio ottenuto in extremis all’U-Power Stadium, un punto che mette in discussione tante cose, tranne un’unica certezza: il Monza non muore letteralmente mai!
Con le assenze di Mazzitelli e D’Alessandro, Stroppa conferma i 3/4 dell’undici di Benevento con Di Gregorio in porta, Marrone, Donati e Caldirola in difesa, Pedro Pereira e Carlos Augusto sulle fasce, Valoti, Barberis e Molina a centrocampo e coppia d’attacco composta da Ramirez e Dany Mota. Panchina inizialmente per Colpani e il rientrante Favilli, nota positiva la convocazione di Barillà dopo l’infortunio.
Il Perugia non è di certo un avversario irresistibile e gli unici spunti pericolosi degli umbri partono tutti da Kouan e De Luca intercettati bene dagli ottimi interventi difensivi di Marrone e Donati. Se la partita fosse durata solo 45 minuti, l’ex juventino sarebbe stato certamente il migliore in campo.
In attacco il Monza fatica a creare le occasioni da gol, Mota non può permettersi di rischiare la giocata e non servire i compagni liberi dai difensori, visto che Ramirez prima e Molina dopo si erano liberati molto bene dalle marcature e avrebbero avuto l’opportunità di andare a tu per tu con Chichizola.
Vantaggio che comunque il Monza trova verso il finale del primo tempo col rigore trasformato da Valoti e che manda i brianzoli in vantaggio nei primi quarantacinque minuti.
Nella ripresa i biancorossi iniziano ad avere i primi svarioni difensivi, in cui Caldirola è l’assoluto protagonista in negativo: prima interviene malamente su Ferrarini, dando l’opportunità al Perugia di servire in contropiede Segre, che però viene tranquillamente neutralizzato da Di Gregorio. Al 61’ sempre il numero 5 biancorosso non intercetta bene Santoro e costringe Marrone al fallo sul numero 25 dei grifoni regalando cosi il rigore agli ospiti e dieci minuti più tardi fa agire completamente indisturbato Matos, in grado di servire a Kouan l’assist per il 2-1. Evidentemente non un gran periodo per il centrale nativo di Desio.
Sul vantaggio grifone, il Monza riesce comunque a tirare fuori l’orgoglio e la grinta e ha delle ottime chance di pareggiare: prima Valoti di testa centra a pieno i pugni di Chichizola, poi sempre il numero 10 biancorosso si libera bene dalle marcature ma calcia sulle braccia dell’ex portiere dello Spezia e poi Favilli di testa non riesce a dare forza al pallone per ribadire a rete. A partita ormai persa, ci pensa Ciurria a regalare il punto al Monza: palla in area di Di Gregorio, pallonetto di testa dell’ex Pordenone e pareggio in extremis che regala un punto da urlo ai tifosi biancorossi.
Le critiche iniziano a farsi sentire, specie dopo la sconfitta di pochi giorni fa in terra sannita, il rammarico dei tifosi resta, soprattutto perché ancora una volta siamo convinti che manca la punta che sappia fare gol. A livello di gioco fa male vedere che i progressi fatti dalla gara di Parma e che hanno portato alle vittorie importanti contro Cosenza, Cittadella, Frosinone e soprattutto Brescia siano un po’ svaniti per via dello stop forzato causa covid.
Resta però la convinzione di una cosa: che grazie al lavoro di mister Stroppa il Monza saprà sicuramente rialzarsi e non appena Molina e Ramirez saranno in forma daranno una mano importante alla causa biancorossa. Perché come detto inizialmente, il Monza non muore letteralmente mai!