Monza fuori dalla Coppa Italia: un peccato per due motivi, ma quanto odio sui social...

Potrei partire questo editoriale con una frase che, di questi tempi, va molto di moda: ‘E' ancora calcio d'agosto'. Ci sta, no? Eppure, con la testa ancora in vacanza, voglio andare un po' più in profondità. Il Monza contro la Reggiana mi è piaciuto per almeno 45 minuti e oltre. Ho rivisto, a tratti, una squadra che ha dato pochi punti di riferimento agli avversari, con tanta mobilità e una chiara idea di gioco. Il vantaggio del primo tempo poteva essere anche più largo, ma sappiamo bene i noti problemi là davanti. 

Ecco, il problema è sempre l'attacco (e lo ripetiamo da tempo), ma nella ripresa si sono viste dei problemi pure dietro e in mezzo al campo dove la squadra di Sandro Nesta (i cui cambi sono stati decisivi) ha costruito l'azione del pareggio. Dov'erano i nostri centrocampisti quando Nardi ha pareggiato con quel gran gol? Il viso basito di Michele Di Gregorio dopo una grande parata sull'1-1 nei confronti dei compagni di squadra ci ha fatto capire che c'era qualcosa di strano nell'aria. E il rigore che ha deciso la gara ha fatto il resto.  

Si esce senza drammi da una Coppa Italia che per il Monza poteva essere tanta roba per far giocare tanti calciatori di una rosa extralarge e, soprattutto, una speranza in più in chiave europea. Perché in fondo, oltre alla salvezza, c'è sempre quel piccolo sogno nel cuore dei tifosi.  

Ci sono però dei tifosi, e lo dico da tempo, che si meriterebbero di tornare a giocare in Serie D. Ho letto ieri sera decine di commenti da vomito dopo il ko. Signori, qui non è che si perde una partita e dobbiamo processare Palladino, la squadra, Adriano Galliani. Stiamo sereni che il mercato non è ancora chiuso: arriveranno almeno altri tre giocatori. La stagione, come ha detto il tecnico, sarà lunga e complicata. 

Il Monza, per quanto mi riguarda e al di là delle dichiarazioni della società, deve pensare soprattutto a salvarsi. Cerchiamo di capire tutti che che questa Serie A è per noi un grande lusso, altrimenti non si va da nessuna parte.  Stefano Peduzzi - Direttore Monza-News