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Il pubblico del GP d'Italia a Monza
Il pubblico del Gran Premio d'Italia

Il Formula 1 Pirelli GP d’Italia 2024 si conferma ancora una volta un evento di portata mondiale, capace di attrarre folle internazionali e generare un impatto economico straordinario sul territorio. Nei tre giorni di gare, dal 30 agosto al 1° settembre, l’Autodromo Nazionale Monza ha accolto ben 335 mila spettatori, offrendo un’esperienza memorabile per appassionati provenienti da tutto il mondo.

Organizzazione e accoglienza promosse a pieni voti

Secondo l’indagine commissionata dal Comune di Monza alla società JFC, presentata oggi dal CEO Massimo Feruzzi, l’evento ha ricevuto giudizi più che positivi. Oltre 3.000 spettatori sono stati intervistati e il voto medio per l’organizzazione è stato di 5,3 su 7, mentre l’esperienza in città ha ottenuto un punteggio ancora più alto: 5,7 su 7. Inoltre, quasi la metà dei partecipanti (48,3%) ha già dichiarato l’intenzione di tornare per il GP del 2025.

Spettatori da 69 Paesi e da tutta Italia

A sottolineare la caratura internazionale della manifestazione, il 64,3% dei partecipanti proveniva dall’estero, rappresentando ben 69 nazioni. I Paesi con la maggiore presenza sono stati Francia (13,4%), Svizzera (11,3%), Regno Unito (10,7%), Germania (5,6%) e Polonia (4,9%). Tra gli italiani, la Lombardia guida con il 17,1%, seguita da Toscana, Lazio ed Emilia-Romagna.

Un pubblico variegato e affezionato

L’identikit dei visitatori racconta un evento capace di attrarre giovani (38,7% under 30), famiglie (38,7%) e gruppi di amici (25%), ma anche un buon numero di over 50 (26,2%). Interessante anche il dato sulla fedeltà: il 30,5% degli intervistati aveva già partecipato all’edizione 2023. Il mezzo di trasporto più utilizzato è stato l’auto (55,3%), seguita dal treno (20,5%).

Turismo e ricadute economiche da record

Il GP si è confermato un potente volano per il turismo, con 42.551 arrivi e 126.375 presenze turistiche, per una permanenza media di 2,97 notti. Il 31,1% della spesa in alloggio si è concentrata nella provincia di Monza e Brianza, mentre il resto ha beneficiato le aree limitrofe.

Ma è sul fronte economico che l’evento ha mostrato la sua forza: secondo lo studio JFC, il valore complessivo dell’indotto generato supera i 339 milioni di euro. Di questi:

99 milioni sono benefici diretti (biglietti, ospitalità, food & beverage, commercio),

28 milioni benefici indiretti (servizi, organizzazione, trasporti),

21 milioni benefici indotti (occupazione e nuove spese sul territorio),

31 milioni dalla legacy di filiera,

160 milioni derivano dalla valorizzazione mediatica del brand Monza.

“Il dato dei 100 milioni di euro di ricaduta diretta è particolarmente significativo – ha dichiarato Massimo Feruzzi – e dimostra come l’evento rappresenti una struttura gestionale complessa ma estremamente performante”.

Un trampolino per la crescita futura

Se i numeri parlano di un successo straordinario, è altrettanto evidente come questi dati rappresentino non un punto di arrivo, ma una solida base di partenza. Le evidenze emerse dallo studio offrono obiettivi concreti e strumenti di analisi utili per pianificare lo sviluppo futuro del Gran Premio e dell’intero ecosistema turistico-culturale di Monza.

In particolare, si evidenzia la necessità di un rafforzamento della rete ricettiva e dell’accoglienza, per poter sostenere in modo sempre più efficace un afflusso internazionale così consistente. La parte di ospitalità merita uno sviluppo importante, capace di garantire non solo più posti letto ma anche un’alta qualità dell’esperienza per il visitatore.

Il GP d’Italia è per Monza un evento internazionale ormai consolidato: un appuntamento non solo per la nostra città ma per l’intero territorio”, spiega il Sindaco di Monza Paolo Pilotto.“Lo sforzo organizzativo che richiede un evento sportivo internazionale come il Gran Premio dimostra la capacità degli Enti Pubblici di saper sostenere le aspettative delle tantissime persone che raggiungono la nostra città nella tre giorni”. 

Come sottolineato dall’Assessore al Turismo Carlo Abbà, Monza può contare su asset unici come la Villa Reale e il Parco, che devono diventare motori propulsivi per un’offerta integrata e coerente. Puntare su stabilità organizzativa, sinergie territoriali e visione di lungo periodo sarà fondamentale per consolidare e far crescere ancora l’attrattività del Gran Premio e della città.

Il Presidente dell’Autodromo Nazionale Monza, Giuseppe Redaelli, ha commentato: “Questi risultati rappresentano l’inizio di una promettente fase di collaborazione con le Istituzioni, volta a consolidare la presenza del GP d'Italia di Formula 1 a Monza con una prospettiva di sei anni. È il momento di raccogliere la sfida e lavorare insieme per affrontare le nuove esigenze del futuro.

GP Italia Autodromo di Monza