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La questione non si limita al solo aspetto economico, sebbene l'introduzione del pedaggio rappresenti un peso considerevole per i bilanci familiari dei pendolari. Le preoccupazioni si estendono alle conseguenze sul territorio e sull'ambiente. Gli esperti prevedono che molti automobilisti, per evitare il pagamento, potrebbero optare per percorsi alternativi gratuiti, come la Comasina o la vecchia Valassina. Questo comporterebbe un aumento significativo del traffico nei comuni limitrofi, con un conseguente peggioramento della qualità dell'aria in una zona già fortemente compromessa dal punto di vista ambientale.

Il sostegno istituzionale alla protesta

a4 monza

La mobilitazione ha già raccolto oltre cinquemila firme e ha trovato supporto anche a livello istituzionale. Il Consiglio Provinciale di Monza e Brianza ha infatti approvato all'unanimità una mozione contraria all'introduzione del pedaggio, dimostrando come la questione trascenda gli schieramenti politici tradizionali.

La posizione dell'azienda

Pedemontana, attraverso il suo presidente Sabatino Fusco, mantiene una posizione ferma sulla necessità del pedaggio, considerandolo indispensabile per ammortizzare i costi di realizzazione dell'infrastruttura. Riguardo possibili agevolazioni per i pendolari, l'azienda rimane cauta, rimandando ogni decisione a future valutazioni.