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L'ex attaccante e direttore sportivo del Monza Ariedo Braida è intervenuto, in collegamento, questa sera alla trasmissione ‘Monza Città da serie A’, condotta dal nostro direttore Stefano Peduzzi.

Ecco alcuni passaggi delle parole del manager di Precenicco, in cui ha commentato anche la vittoria delle suppletive del suo amico fraterno Adriano Galliani e approfondito le tematiche del Monza attuale e quello del passato:

“Il calcio è fatto di tanti aspetti di contorno, spiace vedere tante proteste da panchine, dirigenti, questo sarebbe da evitare. Il calcio ha bisogno di serenità e del bello che fanno i giocatori in campo. Il Monza ha disputato una partita tosta, meritava un risultato positivo. Giocare per così tanto tempo in dieci diventa difficile".

"Vignato ha talento, ma deve essere ancora sviluppato e alimentato. Dipende tanto dalla sua testa, io non lo conosco personalmente. Ancora ha bisogno di maturare, di allenamento. Lui sa dribblare, ha l'uno contro uno, è fondamentale nel calcio avere questa tipologia di calciatori. Lorenzo Colombo l'avevo portato nel gennaio 2021 a Cremona, in lui intravedevo delle cose interessanti, anche per la struttura fisica di cui dispone. Deve migliorare e lo farà giocando. Ha bisogno di continuità e il gol per alimentare autostima. Per un attaccante serve segnare, farà una una carriera interessante”.

“Colpani ha la magia quando tocca la palla, ha delle giocate veramente importanti. Inoltre è un ragazzo molto bravo e lo conosco indirettamente. Gli auguro di fare una carriera strepitosa. Palladino, a mio avviso, ha una sua identità precisa, ma anche lui avrà qualcuno alla quale si è ispirato".

"Il calcio per me è sempre lo stesso, cambiano certe dinamiche ma è uguale. Non c'è solo una strada per vittoria, ognuno trova la propria. Il calcio lo trovo molto bello anche oggi, abbiamo però pochi giocatori italiani. Un lavoro complicato e difficile poi per il nostro selezionatore quando deve fare le convocazioni. Nessuno ha la ricetta in tasca, ma a mio avviso bisogna trovare delle strade lavorando sui giovani. Se uno è giovane e bravo deve giocare”.

“Un peccato che il Monza non sia andato in A tanti anni fa, nella stagione 76/77 c'erano tutte le qualità e le caratteristiche per poter salire. Braida-Sanseverino e Pradella-Marronaro due grandissime coppie per il la storia brianzola. Nello specifico, il duo Pradella-Marronaro secondo me si completava meglio rispetto a Pradella-Galluzzo, il quale in C aveva segnato tanto l'anno prima. Per andare in massima serie c'è voluto Silvio Berlusconi e il grande Adriano Galliani, a cui faccio i migliori auguri per la vittoria odierna alle suppletive".

"Il calcio lo svolgo con passione, a volte faccio grandi cose, in altre circostanze degli errori. Nella vita possono succedere tante cose, mi sarebbe piaciuto tornare in Brianza. Sarò sempre grato, i brianzoli li guardo sempre con affetto, li tiferò sempre. Lavorerò ancora con la mia enorme passione, se qualcuno mi chiama..”.

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