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Un po' di considerazioni dopo le trasferte di Cremona e Torino dal tifoso biancorosso Cioci

1) A Cremona in circa 1.200 e a Torino in circa 350. Numeri che solo qualche anno fa si sfioravano al Brianteo ed oggi li ritroviamo nelle trasferte. I monzesi si stanno innamorando del Monza.
2) Ho sempre un po' criticato (in maniera costruttiva) l'organizzazione dei cori e della curva, e continuo a pensare che si possa fare meglio, ma quanto è bello vedere la nostra curva soprattutto in trasferta? Un grazie immenso ai ragazzi che investono il loro tempo per far divertire tutti noi. Cuore di Monza.


3) Parlando di cose serie, ma quanto giochiamo bene? Ovvio che cambiando i protagonisti cambiano qualità e caratteristiche delle singole giocate ma quello che meraviglia è che i principi di gioco e l'intesa tra i reparti non cambiano di una virgola. Tutto merito di Palladino? Forse no ma ci mette molto del suo. Pure le interviste non sono (quasi) mai banali. Se continua a migliorarsi pure lui, possiamo certamente perdonargli qualche errorino. Guida.
4) C'entra nulla, ma rientrando da Torino alla radio ho saputo che la Lombardia è la regione dove si fa più sesso con una media di 15 incontri intimi al mese. Saranno le trasferte, non dico di no, ma vorrei conoscere quello che grazie a me, per mantenere alta la media, si diverte praticamente tutti i giorni. Eeeeee, tanto lo so, finchè ultras io sarò...
5) Tornando a temi pallonari, peccato per il risultato di Torino e per la quasi rimonta subita a Cremona. Entrambi sintomo del fatto che la qualità dei singoli fa la differenza. Cuore e polmoni non bastano, servono anche le giocate che l'avversario non si aspetta e, senza nulla togliere alle cosiddette riserve, noi abbiamo bisogno che tutti i nostri "piccoli big" siano a posto e a disposizione altrimenti ci manca lo spunto letale.
6) Galliani avrebbe dichiarato che faremo o zero o un acquisto in questo mercato. A Sky ho sentito dire che sarebbe stato Palladino a dire all'AD che è contento del gruppo e vorrebbe continuare a premiare chi c'è già senza rivoluzionare granchè. Sono abbastanza convinto che le parole di Galliani verranno rispettate. Però sarà più uno che zero, conoscendo Galliani non riuscirà a rimanere con le mani in mano.
7) Capitolo Pessina. Chi frequentava i gradoni del Brianteo all'epoca del grande condottiero Fulvio Pea, ricorderà un ragazzino forse anche un po' spaurito ma già con personalità che debuttava in Serie C ancora minorenne. Lo ricorderà anche e soprattutto nella sfida playout con il Pordenone. Oggi vede che quel ragazzo è cresciuto. Tecnicamente, tatticamente ed atleticamente. Un bravo ragazzo fuori ed un trascinatore dentro al campo. Ma da sottolineare il fatto che sia diventato prima Uomo che leader. Altro cuore di Monza.
8) Com'è che si sente ancora l'eco di chi piange per un gol che sarebbe stato impedito da un arbitro precipitoso? Posso dire che hanno rotto le scatole? Tanto per dire.
9) Permettetemi un piccolo momento autocelebrativo. Un grazie ai vichinghi di Torino. Non conosco il vostro nome ma voi sapete chi siete ed il perchè del ringraziamento. Ringrazio loro perchè sono i più "riconoscibili" ma facendo così ringrazio tutti quelli che hanno speso (ingiustamente) qualche buona parola relativamente ai miei scritti passati. La prossima volta, niente fiori ma birra... 
10) Nelle favole del calcio ci sono sempre quei giocatori che fanno la differenza. Quelli a cui tutti vogliono bene. La maggior parte delle volte è grazie alla loro lunga militanza in una squadra (le famose bandiere) o per le loro qualità tecniche eccelse. Poi ci sono alcuni calciatori che, indipendentemente dalle qualità tecniche, sanno farsi voler bene per la loro empatia, per la loro umanità. In questa squadra ne abbiamo tanti di questa categoria, anche tra gli ultimi arrivati, ma credo che il vero emblema sia Gytkjaer. Il giro di campo in solitaria circondato da ragazzini e adulti al termine dell'amichevole con il Torino testimonia quanto lui sia legato a Monza e quanto Monza gli voglia bene. Din don...
11) Non volevo dedicare una riflessione all'imperatore Carlos Augusto perchè si è già scritto di tutto e di più su di lui. Lo faccio solo perchè credo che sia tutt'altro che un calciatore completo al momento ma sta facendo passi da gigante per arrivare nell'Olimpo del calcio. Ovviamente lo farà con il Monza. Ho sempre sognato che...
12) Ora però basta... Abbiamo passato la metà di gennaio e c'è ancora chi augura il buon anno! Non se ne può più. Ancora una volta, tanto per dire.
13) Sopra scrivevo una decina ma voi non sapete che a scuola andavo maluccio in matematica. E poi il tredici porta bene.
14) Ma il 14 è sempre stato il mio numero, numero mutuato dal grandissimo Giani quindi non potevo non chiudere con un'ultima (forse) considerazione. Ho scritto nel primo punto che i monzesi si stanno innamorando di Monza. Ora, non conosco il fermento e le politiche della città e forse manco mi interessano, però conosco Bergamo ed il forte legame che c'è tra l'intera provincia, la comunità sociale e politica con la loro squadra. All'ingresso della città potete trovare un murales gigante che rappresenta la Dea ed i protagonisti dei suoi successi recenti (Gasperini, Ilicic ed il Papu) mentre a Monza, proprio nei pressi del Brianteo, c'è il monumento "Monza città del volley". Bello, intendiamoci, ma posto pochi mesi prima che lo stesso Vero Volley decidesse di trasferire baracca e burattini (anche se per il momento solo il nome) a Milano. Ve lo dice uno che nella pallavolo vive quotidianamente quindi che non ha nulla contro lo sport più bello del mondo, ma solo a me suona male questa cosa?

cioci_bg