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La richiesta dei sindacati

In risposta a questa emergenza climatica, Cgil, Cisl e Uil hanno emesso un comunicato congiunto chiedendo alle istituzioni locali, al Prefetto e ai Sindaci della provincia di disporre il fermo delle attività nei cantieri edili nelle ore più calde della giornata. 

I sindacati sottolineano la necessità di una presa di posizione delle istituzioni per vigilare e regolare le sospensioni delle lavorazioni in caso di emergenze legate al calore, a salvaguardia della salute e della vita di migliaia di lavoratori del settore.

Limiti della cassa integrazione

caldo

Il Messaggio INPS n. 2736 del 26 luglio 2024 fornisce indicazioni per la presentazione delle istanze di integrazione salariale per sospensione o riduzione dell'attività lavorativa a causa del caldo eccessivo. 

Tuttavia, i sindacati evidenziano che lo strumento della cassa integrazione ha il limite dell'unilateralità, poiché può essere deciso solo dai datori di lavoro. 

Essi sostengono che è necessario garantire a tutti i lavoratori del settore la possibilità di svolgere l'attività in sicurezza, indipendentemente dalla sensibilità dei datori di lavoro.

Appello alle istituzioni

I sindacati chiedono alle istituzioni di svolgere un ruolo attivo insieme alle organizzazioni sindacali. 

Sottolineano che le emergenze climatiche e l'organizzazione del lavoro in condizioni estreme non possono essere affrontate esclusivamente con lo strumento unilaterale della Cassa integrazione, ma richiedono la massima attenzione data la loro portata. L

'appello fa riferimento all'esempio di ordinanze già emesse in numerose Regioni e Comuni d'Italia per il fermo delle attività nei cantieri edili nelle ore più calde.