Fallimento Italia a Euro24, la decisione del ct Luciano Spalletti
Il ct ha preso una decisione sul suo futuro, alle 12:30 le parole col presidente Federale Gravina
Tra poco se ne saprà di più: alle 12.30 il commissario tecnico Luciano Spalletti e il presidente federale Gabriele Gravina faranno il punto a Casa Azzurri, e si capiranno le ricadute anche politiche della recente disfatta. Una cosa è certa: il c.t. non ha alcuna intenzione di dimettersi e lo ha detto chiaro e tondo con due espliciti riferimenti al futuro di questa Nazionale.
Le Parole di Spalletti
Il c.t. ha ribadito la sua volontà di continuare a guidare la squadra, nonostante le difficoltà recenti. Ha sottolineato che la strada verso il Mondiale sarà durissima, ma ha preferito non entrare nei dettagli: «La strada verso il Mondiale sarà durissima, ma lo vedremo più avanti». Questo suggerisce che Spalletti è consapevole delle sfide che attendono la Nazionale, ma è determinato a non mollare.
Ha inoltre fatto riferimento alla necessità di apportare cambiamenti significativi: «Dovrò provare a fare delle scelte differenti, ci vuole gente che abbia più gamba e più scocca, al di là della qualità. Ci sono cose sulle quali bisogna intervenire assolutamente. Non siamo arrivati qui con una condizione eccezionale. Vengo via con la certezza che qualcosa devo cambiare, anche se non è un risultato così scandaloso come poi verrà fuori». Questo dimostra la sua volontà di rinnovare la squadra e di apportare modifiche strategiche per migliorarne le prestazioni.
Le Prospettive per la Nazionale
Le parole di Spalletti lasciano intendere che ci sarà un periodo di riflessione e di ristrutturazione. Le sue dichiarazioni suggeriscono la necessità di un cambiamento sia tattico che di mentalità. La priorità sarà trovare giocatori con maggiore resistenza fisica e determinazione, capaci di affrontare le sfide future con la giusta mentalità.
Implicazioni Politiche
Oltre agli aspetti tecnici, le dichiarazioni del c.t. avranno anche ricadute politiche all'interno della Federazione. La determinazione di Spalletti a non dimettersi indica una volontà di stabilità e continuità, ma potrebbe anche sollevare discussioni su eventuali riorganizzazioni a livello dirigenziale.
In conclusione, il futuro della Nazionale Italiana passerà attraverso un periodo di analisi e cambiamento. Le parole di Spalletti dimostrano una chiara intenzione di restare al timone, lavorando per costruire una squadra più forte e preparata per le sfide che verranno. I prossimi mesi saranno cruciali per capire come la squadra e la Federazione risponderanno a questa crisi e quali strategie verranno messe in atto per garantire il successo futuro. (QUI il commento del nostro Stefano Peduzzi).
Italia fuori all'Europeo: Spalletti in bilico, i quattro nomi per l'eventuale esonero
Secondo quanto appreso da MonzaNews, non sono previsti esoneri o dimissioni, ma non sono esclusi colpi di scena. In caso di cambio di tecnico, i nomi che si fanno sono quattro: Max Allegri, Stefano Pioli, Claudio Ranieri e Maurizio Sarri.
Nazionale Italia, anche Evani o Nunziata se salta Spalletti
In diretta su Telenova a Novastadio, l'ex calciatore Enzo Gambaro ha proposto i nomi di due allenatori: “Se dobbiamo ricostruire, meglio ripartire da un tecnico che conosce le dinamiche in Federazione. Io proporrei Chicco Evani o Carmine Nunziata. Per me possono essere due allenatori assolutamente all'altezza” le parole dell'opinionista.
Fallimento a Euro 2024, le parole di Spalletti dopo il ko contro la Svizzera
Ieri in conferenza stampa Spalletti ha dichiarato: "La responsabilità è sempre dell’allenatore. Con me il presidente federale Gabriele Gravina è stato sempre un professionista serio, ci parlerò". Ha poi aggiunto: "Non ho avuto molto tempo per fare le conoscenze, gli allenatori precedenti quasi tutti hanno avuto 20 partite per fare delle prove, io no. Qualcosa devo cambiare, ma non credo sia un risultato così scandaloso come ora verrà fuori". Il 30 giugno alle 12, Spalletti e Gravina terranno una nuova conferenza stampa per discutere del futuro della Nazionale.