Dall'Inter al Pordenone: la storia di Michele Di Gregorio, il nuovo portierone biancorosso che si ispira ad Handanovic
Come per Bettella, il Monza continua a pescare dalla fucina di talenti dell'Inter assicurandosi in prestito Michele Di Gregorio, portiere che si è messo in mostra lo scorso campionato con la maglia del Pordenone.
Con la maglia della Primavera nerazzurra, invece, aveva vinto uno scudetto grazie al gol in finale di un giocatore già arrivato in Serie A come Pinamonti. Nato a Milano il 27 luglio del 1997, Michele ha vissuto la prima esperienza, al di fuori delle giovanili dell'Inter, al Renate nella stagione 2017/2018. Fu quello l'inizio della sua carriera da professionista che lo ha visto vestire anche la maglia del Novara prima di passare, sempre in prestito, al Pordenone l'estate scorsa. Non male lo score del portiere milanese in queste 3 avventure, parliamo infatti di 102 presenze totali e 103 gol subiti.
Come ha raccontato in una recente intervista, Michele ha vissuto anni importanti con la maglia dell'Inter Primavera, diventandone anche il capitano, e il passaggio al Novara in Serie C gli sembrava un salto all'indietro per la sua carriera. Nel giro di qualche mese, però, ha capito che era importante fare esperienza in un campionato cosi tosto come la C e soprattutto era fondamentale giocare sempre piuttosto che fare panchina in B. In quella stagione si è tolto anche la soddisfazione di essere nominato miglior portiere dell'anno, un riconoscimento che è valso una chiamata dall'Avellino che in quel periodo giocava in Serie B. Esperienza finita poco dopo essere iniziata visto che i biancoverdi non vennero ammessi al campionato cadetto, ecco allora che Michele si trova costretto ad accettare una chiamata dalla C piuttosto che rischiare di non giocare. Al Novara mette ancora una volta in mostra il suo talento e il Pordenone gli mette gli occhi addosso durante i playoff contro il Siena. Con i neroverdi centra in questa stagione un grandissimo risultato, la qualificazioni ai playoff promozione.
Il suo idolo è Julio Cesar anche se si rivede maggiormente nei comportamenti di Handanovic, perciò meno spettacolare ed esuberante del brasiliano ma freddo e comunque esplosivo come lo sloveno. Su di lui hanno messo gli occhi almeno 3 squadre di Serie A ma l'accoppiata Berlusconi-Galliani ha colpito ancora portando a casa, seppur in prestito, uno dei portieri più interessanti del nostro panorama calcistico.