Sempre più nebuloso ed enigmatico il futuro per un club brianzolo
Tante ombre e nessuna certezza..
Sempre più nebuloso ed enigmatico il futuro per un club brianzolo, che vanta anche sei partecipazioni in Serie B tra gli anni ‘30 e '50.
Parliamo del 1913 Seregno, in cui regnano tante ombre e nessuna certezza.
Gli Azzurri sono reduci dalla retrocessione a tavolino nel playout contro il Breno, conseguente alla contestata posizione del difensore ivoriano Dramane Konatè. In seguito, il patron Fabio Iurato ha annunciato, mediante un comunicato, la rinuncia all'iscrizione al campionato di Eccellenza, con conseguente ricorso al Tar del Lazio, per ribaltare la decisione del collegio di garanzia del Coni; con lo scopo, ovviamente, di riottenere il diritto a calpestare i campi della Serie D.
Ma il tanto paventato ricorso non sarebbe stato presentato (si parla di un ritardo da parte del Coni nella pubblicazione delle motivazioni del provvedimento del collegio di garanzia), creando così una situazione di stallo e tanti punti di domanda sul futuro.
Ed ora?
Il regolamento permetterebbe di ripartire scendendo di due livelli (Prima categoria in questo caso) o di uno (Promozione), col comitato regionale della Figc, contattato dal sindaco Alberto Rossi e l’assessore allo Sport Paolo Cazzaniga, che ha dichiarato la sua disponibilità ad inserire un nuovo sodalizio in Promozione; con il vincolo di completare la procedura entro l'inizio della prossima settimana. Ma con l'ipotetico ricorso (si potrebbe aprire una causa legale in caso di accoglimento) al Tar del Lazio di Iurato, non potrà essere rispettato il vincolo stesso.
Le alternative sono la richiesta di una proroga o l'iscrizione di una formazione in Terza Categoria, per scongiurare una chiusura definitiva se il club fosse escluso; altra soluzione sarebbe fermare l'attività per dodici mesi, per avvalersi poi della disponibilità federale ad inserire una nuova società in Promozione.
Problematiche poi a livello strutturale con il centro “Seregnello”, la cui concessione scade il 31 agosto.