Da Cesare a Paolo fino a Daniel: un libro celebra la famiglia Maldini
La storia di un Patriarca, di un Campione e di una Promessa tra Trieste e Milano
Un Romanzo Popolare che per ampi tratti dei Capitoli cinge una Milano ( e un'Italia ) che non c'è più ( basti pensare che la cessione di Cesare al Milan sarebbe stato considerato esborso caro, non fosse stato per il ‘ contributo ’ implicito al Territorio Libero di Trieste ) : questa è la Dinastia che rivive in questo scorcio di torneo biancorosso con Daniel in prestito dal Milan ..
E' un cammino che si innerva sull'approccio al ‘ balòn ’ condito con la Naturalezza di chi osa disimpegni che otterran l'etichetta di ‘ Maldinata ’ , di chi ha strapotere ( fisico e tecnico ) tale da annullare malignità su un cognome d'Arte, di chi prova a ritagliarsi lo spazio che meritano le sue piccole doti nel calcio ..
Cesare Maldini, da Trieste con furore
24 maggio 1953 : quando indossa per la prima volta la maglia rosso – alabardata alla Favorita di Palermo, Cesare ha sulla schiena il Numero Tre del quale Paolo sarebbe stato il migliore di sempre, assieme a Nilton Santos. Destinato alla professione di Odontotecnico, il figlio di Albino ( sottofficiale di Marina ) ha ‘ addolcito ’ l'eredità asburgica del cognome Maldin, che designa la provenienza di Servola e reca con sè il sapore del cibo prodotto dalle locali ‘ pancogole ’ : proprio la disfatta col Milan ( in gol sei volte, quattro con Gunnar Nordhal ) costò al mentore Rocco il posto, ma Cesare ripagherà il Paròn in qualità di Senatore, Capitano e Osservatore ( mestiere che avrebbe svolto alla perfezione per Bearzot ) approdando a Milanello e alla Commedia che in via Amadei 8 narrava a tarda sera il pallone d'altri tempi. Quando il Paraguay lo scelse per il Mondiale 2002, il commento sagace del CT Guaranì fu – Spiace venire meno all'Assassino ..
Paolo Maldini, predestinato alla Grandezza
E' il provino del 12 settembre 1978 a stilare il patto con il Diavolo di Paolo e una sorta di Condanna alla Grandezza : è la Nevicata che accartoccia il ‘ Ciambellone ’ ( e gli stretti Scarpini di Ray Wilkins ) a fare da sfondo all'esordio, quando la sapiente mano del ' Signor ' Liedholm svezzano il Purosangue come Cesare avrebbe fatto con Albertini e Dino Baggio, Nesta e Cannavaro, Totti e Vieri ( quando il materiale Umano cui attingere si restringeva vieppiù per la Legge Bosman ) ..
Paolo e Cesare, aneddoti Azzurri e Rossoneri
12 volte i Maldini si sono cuciti il tricolore sul petto, circa 1500 sfide ufficiali ( ruoli dirigenziali e tecnici sono parentesi a sé ) affrontate con eleganza e spirito d'atleta a 360 gradi ( o semplicemente da Capitano ) da Paolo e Cesare : un testimone che ha visto come sfondo la Storia, basti pensare al Cielo d'Inghilterra rimarcato a quarant'anni di distanza dall'impermeabile di Rivera e dagli occhi di Shevchenko, al Bernabeu che vide mattatori Prati e Rossi, all'Azzurro o al Derby più sonante arriso ai colori rossoneri. Ecco, forse il Mondiale ( o l'Europeo ghermito da Wiltord ) è mancato a completare l'opera : ma Cesare ha riscattao Cile 1962 con Spagna 1982 e la tripletta 1992 – 1994 – 1996 ( alla faccia di Svezia, Portogallo e Spagna e di chi lo tollerava come esponente di un calcio Antico, al massimo un buon papà ) e Paolo ha infilato record internazionali (capitano più vecchio a sollevare la Coppa dei Campioni, manifestazione della quale è goleador in finale più vecchio e rapido ) con Duttilità ( da fluidificante a terzino, da centrale a 4 a centrale a 3, dalla rivoluzione di Sacchi alla maturazione con Capello ) ..
E la Maschera di Teo Teocoli a sottolineare l'umanità bonaria ..
E la passione che tracima tra il Tiepolo e il Volta, al di là del Mestiere paterno ..
E lo scambio di Marcature imposto a Benitez e Trapattoni ( te vai su Josè Torres, te su Eusebio ) ..
E le amarezze a Cinque Cerchi, perché il Calcio non ha la dimensione degli Altri Sport ..
E la semina di Bruxelles, Giustiziere Luis Carniglia ..
E la prima sgambata con l'Irlanda del Nord , propedeutica a Mosca e Londra, Epica che torna ..
Daniel Maldini, il ‘ sudamericano ’ del Monza
In forza alla Lombardia 1, Daniel svolge il suo ‘ tema ’ al Vismara e, a un decennio dall'addio al calcio di Paolo, fa il suo meglio nelle Giovanili : è piuttosto ‘ sudamericano ’ ( ha tecnica, fantasia, inventiva a dire di Mauro Bianchessi, protagonista ora al Monza ) e la sua dote è quella di accompagnare tocco e visione con entrambi i piedi.
Debutta in un Milan che chiede a Paolo la via per il successo, vince da comprimario in un Milan che ringrazia Ibrahimovic e Pioli, regala allo Spezia perle contro il Milan ( solo Cesare nella sua ultima annata aveva sfidato il Passato con il Torino ) e l'Inter, sorprende la Brianza con i pesanti squilli con Salernitana, Genoa, Cagliari e Atalanta ..
E soprattutto è l'Anello di una Catena che emula ciò che fecero i Forlan e gli Alonso in Uruguay e Spagna, con un Futuro da scoprire dietro l'angolo ( ma con il desiderio di Galliani di tenerlo a lungo con sé ) ..
A cura di Antonio Sorrentino