L'inverno della svolta, temperature record e montagne senza neve in Brianza: il motivo
BrianzAcque documenta un trimestre invernale di temperature eccezionalmente miti e scarsità di neve sulle Alpi

Il 2024 ha rappresentato un punto di svolta critico nelle rilevazioni climatiche planetarie. Per la prima volta nella storia moderna, le temperature medie hanno superato la soglia di +1,5°C rispetto all'era preindustriale, rendendolo l'anno più caldo negli ultimi 85 anni di misurazioni. Il fenomeno non ha risparmiato l'Italia, dove è stato registrato un incremento termico di +1,36°C rispetto ai valori medi storici, il dato più elevato dal 1800.
Nel contesto brianzolo, l'anomalia è risultata particolarmente evidente: dei 90 giorni che compongono il trimestre invernale, solo 33 hanno fatto registrare temperature sotto lo zero. Il momento più freddo della stagione si è verificato il 15 gennaio, con valori compresi tra -2°C e -6°C, ben lontani dai rigori tipici degli inverni del passato. Per quanto riguarda le precipitazioni, il bilancio complessivo appare nella norma, ma con una distribuzione irregolare: a fronte di un gennaio caratterizzato da abbondanti piogge, i mesi di dicembre e febbraio hanno mostrato un deficit idrico significativo.
La crisi nivologica sulle Alpi

Un aspetto particolarmente preoccupante emerge dall'analisi delle nevicate. Le Alpi centro-occidentali e il bacino del fiume Po stanno affrontando una seria carenza di manto nevoso. Nonostante alcuni episodi di precipitazione verificatisi tra fine gennaio e inizio febbraio, questi non sono stati sufficienti a compensare la prolungata siccità osservata nei mesi precedenti di novembre e dicembre.
La provincia di Monza e Brianza ha praticamente conosciuto un inverno senza neve, fatta eccezione per sporadici episodi di nevischio misto a pioggia registrati nelle mattinate dell'8 febbraio e del pomeriggio del 14 febbraio. Quest'ultimo evento meteorologico ha presentato caratteristiche anomale per la stagione invernale, con temporali localizzati tra Milano e Monza e deboli accumuli di "graupel" (neve tonda) in diverse località dell'area metropolitana, compreso il capoluogo lombardo.
L'impegno per il monitoraggio climatico
BrianzAcque prosegue con costanza la sua attività di sorveglianza delle condizioni meteo-climatiche del territorio. Questo lavoro non ha solo finalità scientifiche e di documentazione, ma si propone soprattutto come strumento di sensibilizzazione verso i cittadini e le istituzioni locali. L'obiettivo è promuovere una maggiore consapevolezza sull'urgenza di contrastare efficacemente i cambiamenti climatici e adottare strategie sostenibili per la gestione delle risorse idriche.
Il bollettino rappresenta una risorsa informativa preziosa per i residenti e per le amministrazioni dei 55 Comuni che compongono il territorio brianzolo. Per chi desiderasse approfondire i dati e le analisi proposte, il rapporto completo è disponibile per consultazione e download sul sito ufficiale dell'ente.