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Tra le tante rimpatriate che la Serie A consegna alla memoria emozionale di Adriano Galliani, non può che essere assai rilevante ritrovare Ariedo Braida, attuale uomo-mercato della Cremonese. I due vecchi amici, protagonisti di numerosi successi in rossonero, hanno celebrato passato e presente in un gradevole siparietto nel pre-partita ai microfoni di Dazn.

“Da giocatore cominicio ad avere a che fare con Ariedo nel ‘69-’70, Varese-Monza 2-1: ci si giocava la promozione e lui e Bettega ci castigarono; era molto amico di Gigi Radice, loro nel ‘72-' se ne vanno 73 in Serie A con il Cesena.. Nel mercato di riparazione1975 Ariedo diventa un mio calciatore: è il rinforzo del Monza, in cui ho avviato la mia carriera da dirigente, che poi vinse Serie C e torneo Anglo-Italiano” prende la parola il monzese.

“Adriano è sempre uno spettacolo, le emozioni sono quelle, non conta la serie: quando si comporta come ha fatto nel finale contro l'Inter lui è il massimo della vita” rilancia il cremonese. 

“Nulla contro i nerazzurri: non ci credevo, abbiamo pareggiato all'ultimo.. Ero abituato ormai a fare i derby con il Seregno e con il Renate, non ho esultato da milanista!” spiega Adriano.

“Adriano mi riconosce come colpo più prestigioso Marco Van Basten: non posso ricambiare facendo il nome di un solo suo colpaccio, ne ha fatti a volontà, non c'è modo di sintetizzare la storia..” riconosce Ariedo.

“Eravamo una bella coppia, cenavamo assieme 5 sere la settimana: il Milan era tutto.. Ariedo proponeva, aveva licenza di innescare la mia voglia di fare bene” puntualizza Adriano, che chiosa “Non siamo uno contro l'altro oggi, è Cremonese-Monza”: Ariedo conferma “Saremo amici per sempre, anzi amici fraterni: ci abbracciamo adesso e lo faremo al 90'”.